Decreto riaperture, il Consiglio dei ministri approva il documento all’unanimità. Stop allo stato di emergenza il 31 marzo e via libera al cronoprogramma post-emergenziale. Tante le novità, il commento del premier Draghi: «A fine marzo stop stato d’emergenza, il Cts sarà sciolto». Cosa cambia dall’1 aprile.
Cosa cambia con il Decreto riaperture
Il Consiglio dei ministri ha approvato il Decreto riaperture. L’Italia torna gradualmente alla normalità, con una road map che allenta le misure anti-Covid dopo la fine dello stato di emergenza, prevista per il 31 marzo. Scopriamo insieme le principali misure e anche il calendario con tutte le date.
Le restrizioni, spiega il presidente del Consiglio Mario Draghi, verranno eliminate gradualmente. «Come avevo anticipato alla fine dello scorso anno, l’obiettivo del governo era il ritorno alla normalità, a riconquistare la nostra socialità. Credo che i provvedimenti approvati oggi riconoscano che questo è uno stato a cui siamo arrivati», ha spiegato il premier..
Il premier ha innanzitutto ringraziato tutti gli italiani, «per l’altruismo e la pazienza dimostrata in questi anni. Noi siamo spesso percepiti con scarso senso civico e invece siamo stati bravissimi in questa pandemia, occorre andare fieri».
Le principali misure: Green pass, ristoranti e mascherine
Dall’1 aprile niente più obbligo di Super green pass nei luoghi di lavoro per gli over 50. A chi ha superato questa soglia d’età, per cui in linea generale l’obbligo di vaccino resterebbe in vigore, sui luoghi di lavoro sarà richiesto solo il certificato base, fino al 30 aprile.
Novità anche per il turismo. Sempre dall’1 aprile , infatti, decade l’obbligo del Green pass per ristoranti e bar all’aperto, così come per l’accesso negli hotel. Il certificato verde rimane in alcuni ambiti (base o super nei diversi luoghi) ancora fino al 30 aprile. Dall’1 maggio invece non sarà più necessario esibirlo
Nuove regole anche per il trasporto pubblico: non sarà più richiesto Green pass sui bus e sui mezzi di trasporto pubblico locale, mentre continuerà a vigere l’obbligo di indossare le mascherine.
Per quanto riguarda gli eventi sportivi, dal primo aprile decade ovunque il limite alle capienze nelle strutture, quindi anche la capienza degli stadi tornerà al 100%). Per accedervi sarà richiesto il Green pass base. Un punto importante è quello che chiama in causa ristoranti e locali al chiuso. Step importante nel mese di maggio, quando ristoranti e altri locali al chiuso saranno accessibili anche senza certificato verde.
Scuola e stato di emergenza
Altro nodo cruciale è quello della scuola. Dal primo aprile decade la quarantena da contatto (l’obbligo di isolamento resta solo per i contagiati). A scuola la Dad resterebbe solo per coloro che hanno contratto l’infezione. In tutte le scuole (compresi nidi e infanzia) anche con almeno quattro casi di positività tra gli alunni di una classe, l’attività didattica prosegue per tutti in presenza con l’utilizzo di mascherine (alle materne solo i professori). Riparte la possibilità di svolgere gite e manifestazioni sportive.
Dall’1 aprile l’Italia non sarà più in stato di emergenza Covid. Decadono, dunque, il Cts e la struttura del commissario straordinario: «Le funzioni esercitate da Commissario straordinario per l’Emergenza saranno in carico ad una unità in una fase di pandemia che ci accompagnerà fino al 31 dicembre, poi andranno al Ministero della Salute», ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza.
Il Consiglio dei ministri ha deciso anche per lo stop alle quarantene da contatto con un caso positivo al Covid. Dal primo aprile dovrà rimanere isolato a casa solo chi ha contratto il virus, mentre chi ha avuto un contatto dovrà applicare il regime dell’autosorveglianza. Non ci sarà più distinzione tra vaccinati e non vaccinati come ora.
L’obbligo vaccinale resta in vigore fino a fine anno per il personale sanitario e Rsa. Attualmente l’ultima tappa che prevede il “capolinea” per tutte le restrizioni è il 15 giugno, quando è prevista la fine dell’obbligo vaccinale per gli over 50. Per quanto riguarda le visite da parte di familiari e visitatori alle persone ricoverate all’interno di ospedali e Rsa, sono consentite fino al 31 dicembre 2022 solo con il Super Green Pass
Fino al 30 aprile restano obbligatorie le mascherine in tutti luoghi dove sono già previste. Finisce il sistema a colori delle regioni, che dall’autunno del 2020 ha accompagnato l’Italia. Lo ha confermato in conferenza stampa il ministro della Salute Roberto Speranza.
Decreto riaperture, tutte le date
1 APRILE
L’Italia non sarà più in stato di emergenza Covid.
Termina l’obbligo di Super Green pass sui luoghi di lavoro per gli over 50: a chi ha superato questa soglia d’età sui luoghi di lavoro dovrebbe essere richiesto solo il pass base.
Stop al certificato verde sui bus ed in generale sui mezzi di trasporto pubblico locale, dove proseguirà l’obbligo di indossare le mascherine fino al 30 aprile.
Non sarà più necessario avere almeno il Green pass base per entrare negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle poste o dal tabaccaio.
Nei ristoranti all’aperto non sarà più prevista l’esibizione di alcun certificato. Solo per i turisti stranieri cadrà anticipatamente – già da questa data – l’obbligo del pass rafforzato nei ristoranti.
Dal primo aprile decade ovunque il limite alle capienze nelle strutture e dunque anche negli stadi – dove per accedervi sarà richiesto il lasciapassare base – sarà possibile occupare il 100% dei posti.
Stop anche alle quarantene da contatto con un caso positivo al Covid, anche per i non vaccinati: dovrà restare in autoisolamento solo chi ha contratto il virus mentre chiunque abbia avuto un contatto dovrà applicare il regime dell’ autosorveglianza, indossando la mascherina Ffp2. Non ci sarà più quindi distinzione tra vaccinati e non vaccinati come ora.
1 MAGGIO
Termina l’obbligo del Green pass quasi ovunque. Fino al 30 aprile per alcune attività come mense, concorsi pubblici e colloqui in carcere, oltre ai trasporti a lunga percorrenza, sarà infatti ancora obbligatorio in versione base.
La certificazione verde rinforzata resterà in vigore fino al 30 aprile per la ristorazione al chiuso (per i turisti stranieri cade già dal primo aprile), centri benessere, sale gioco, discoteche, congressi ed eventi sportivi al chiuso.
15 GIUGNO
Decadono tutti gli obblighi vaccinali come per il personale scolastico, militari, agenti di polizia e soccorso pubblico, polizia locale, dipendenti dell’amministrazione penitenziaria e in generale lavoratori all’interno degli istituti penitenziari per adulti e minori, personale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Resta in vigore oltre questa data soltanto l’obbligo del vaccino per il personale sanitario e Rsa.
30 GIUGNO
Terminano le modalità di smart working nell’ambito privato così come sono al momento concepite. In particolare, fino alla fine del mese ci sarà la possibilità di ricorrere al cosiddetto “lavoro agile” nel settore privato senza l’accordo individuale tra datore e lavoratore. Viene prorogato anche lo svolgimento del lavoro agile per i lavoratori fragili.
31 DICEMBRE
L’obbligo vaccinale resta in vigore fino a fine anno per il personale sanitario e Rsa. Le visite da parte di familiari e visitatori alle persone ricoverate all’interno di ospedali e residenze socio assistenziali saranno consentite solo con il Super Green Pass fino al 31 dicembre.