Le prestigiose case di moda internazionali stanno abbracciando una nuova icona di sostenibilità e qualità: il cotone biologico siciliano.
Coltivato tra Delia (Caltanissetta), Menfi e Catania, questo cotone sta rivivendo un nuovo capitolo, grazie al progetto pionieristico del brand Sofine, che mira a creare una filiera del cotone 100% italiana.
Sofine, acronimo di Select Organic Fibers for Italian New Elegance, nasce da un’idea della direttrice Aliai Venturi Quattrini, premiata di recente per la sostenibilità con il prestigioso “Made in Italy Award”, e dal marito Riccardo Cammalleri, vicepresidente di ICS Group, azienda attiva nei settori energetici, agricoli e immobiliari.
Durante il recente G7 dell’Agricoltura di Siracusa, Aliai Venturi Quattrini ha presentato il progetto “Earthmade in Italy”: una capsule collection realizzata in cotone organico siciliano certificato GOTS, con il contributo del designer siracusano Andrea Piccione.
La collezione è caratterizzata da uno stile minimalista e l’uso di tinte naturali, mantenendo l’essenza e l’autenticità siciliana. L’innovazione va oltre il prodotto stesso: durante la sfilata, le modelle hanno camminato su una passerella composta da pannelli fotovoltaici, a testimoniare l’impegno di Sofine verso una moda sostenibile, legata alle tecnologie verdi.
Il progetto Sofine non si ferma alla sola moda: è un modello che unisce sostenibilità, tecnologia e tradizione agricola, guardando al rilancio dell’antica coltivazione di cotone in Sicilia.
Fino agli anni ’60, infatti, la Piana di Gela era tra le aree di produzione più importanti d’Europa. Il nuovo piano industriale di Sofine, coordinato da Cammalleri, mira a sviluppare una superficie di coltivazione superiore ai mille ettari in Sicilia nei prossimi tre anni.
L’investimento non riguarda solo l’espansione dei terreni, ma anche il miglioramento delle tecniche di raccolta, inclusa la ginnatura e l’utilizzo di pannelli fotovoltaici elevati, che garantiscono spazio per la crescita del cotone senza ombreggiarlo.
Inoltre, Sofine intende espandere le sue coltivazioni anche a piante esotiche come il Kapok, introdotto dagli arabi in Sicilia.
L’impegno di Sofine dimostra come una risorsa dimenticata come il cotone siciliano possa diventare simbolo di rinascita e innovazione per un’intera regione fino a rappresentare l’eccellenza del tessile italiano.
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