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Non si spegne la speranza di Piera Maggio e Piero Pulizzi, genitori di Denise Pipitone. Sono passati 15 anni dal giorno della scomparsa: Denise fu sequestrata a Mazara del Vallo, il primo settembre del 2004, mentre giocava con i cugini sul marciapiedi di casa, tra le vie Bruna e Castagnola. All’epoca non aveva ancora compiuto quattro anni. In occasione della ricorrenza, Piera Maggio e Piero Pulizzi hanno ribadito che non si ferma la loro ricerca della verità.

«Denise ci manchi tanto, non smetteremo mai di cercarti! – hanno scritto su Facebook -.  Tutti hanno una coscienza, ma alcuni, nel nostro caso, non l’hanno nemmeno usata. Coloro che hanno sequestrato Denise, coloro che sanno e non parlano, coloro che potevano e non hanno fatto, sono dei vigliacchi e continuano ad esserlo! Vogliamo giustizia!».

Attraversi i social sono arrivati tanti messaggi di supporto e affetto, come quello di chi scrive: «Cara Piera, sii sempre forte e tenace perché ritroveremo Denise, è diventata per me una nipotina». Ancora oggi, il responsabile del rapimento non ha un volto. Inizialmente è stata accusata la sorellastra di Denise Pipitone, Jessica Pulizzi, che è successivamente stata assolta nei tre gradi di giudizio.

Nel corso degli anni non sono mancate le segnalazioni e i falsi allarmi, che purtroppo non  hanno mai portato a nulla di concreto.

 

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