Ha dato esito negativo il test del DNA eseguito sulla ragazza bosniaca di 20 anni, di etnia Rom di nome Denisa.
La giovane non è, quindi, Denise Pipitone, la bambina scomparsa da Mazara del Vallo il primo settembre 2004. Questa nuova pista era stata portata alla luce mel corso della trasmissione di Rete 4, Quarto Grado. Gli accertamenti genetici sono stati disposti dal procuratore di Marsala Fernando Asaro e dal pm Roberto Piscitello.
L’attacco dei genitori di Denise Pipitone
Duro il commento dei genitori di Denise Pipitone, Piera Maggio e Pietro Pulizzi che, su Facebook, hanno scritto: “‘La stampa è tossica, la stampa inquina ed è pericolosa’ e poi ci ritroviamo (con tutto rispetto) un Procuratore che utilizza la stampa per rispondere e non ci manda a casa neanche attraverso un carabiniere, le forze dell’ordine, ancor prima del comunicato stampa, visto che la comunicazione l’hanno fatta loro, dando la notizia a tutti e non anche in primis a noi genitori, per comunicarci umanamente in maniera riservata, ‘stia tranquilla signora purtroppo l’esito del DNA è risultato negativo’. Neanche questo, tutto attraverso la stampa che in questo caso ‘la stampa è buona'”.
Piera Maggio ha poi scritto: “Cortesemente il comunicato per non essere frainteso va letto tutto per intero. Noi non siamo contro i media, anzi. La stampa non va valutata e definita a propria convenienza e comunque svolge un servizio dietro notizie e comunicazioni perché gli vengono riferite da qualcuno. Abbiamo appreso la notizia dell’accertamento della ragazza bosniaca di Roma, dall’inizio a fine esito nel giro di 12 ore, solo attraverso i media. Rimaniamo delusi e amareggiati. Siamo un papà e una mamma che cercano la loro figlia da 19 anni e non smetteranno mai di cercarla fino a prova contraria. Un po’ di empatia non ci guasterebbe. Grazie”.