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Depressione, soldi, gelosia: tutte le ipotesi della strage di Paternò

Sicilia sotto shock per la strage di Paternò. Il 35enne Gianfranco Fallica ha ucciso la moglie e i due figli, poi si è tolto la vita. Le indagini procedono a ritmo serrato ed emergono nuovi dettagli. I corpi erano distesi in camera da letto, uno di fianco all’altro, e accanto a loro c’era la pistola utilizzata, una calibro 22.

Quasi certamente per la moglie, Cinzia Palumbo, e i figli, Daniele e Gabriele (di 6 e 4 anni), la morte è arrivata nel sonno. Indossavano tutti il pigiama e Gabriele aveva il ciuccio in bocca. L’uomo li avrebbe uccisi mentre dormivano, con un solo colpo alla testa. Poi avrebbe rivolto l’arma contro di sé, sparando per l’ultima volta. Indossava abiti casual.

Strage di Paternò, le ipotesi

La pistola era detenuta legalmente, custodita in cassaforte insieme ad altre armi, tutti fucili. Non si esclude alcuna pista, a cominciare da quella economica. Gianfranco Fallica, da settembre, aveva avviato un’attività in proprio e pochi giorni fa, confidandosi con un conoscente, si sarebbe lamentato del fatto che gli affari non andassero più come prima. Ma non sembrava nulla di allarmante.

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Ancora, in casa sarebbero stati trovati dei farmaci antidepressivi, ma non è chiaro se fossero di Fallica o della moglie. Gli amici dell’uomo avrebbero smentito eventuali crisi depressive. Non si esclude neanche la pista della gelosia. Chi conosceva la coppia, però, non crede a questa ipotesi.

Tanti interrogativi, dunque, che non trovano una risposta, almeno al momento.

Redazione