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Ieri, lunedì 17 giugno, a Villa Magnisi, sede dell’Ordine dei Medici di Palermo, si è svolto il convegno “Dieta mediterranea e sistemi alimentari sostenibili nella prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili”, un incontro promosso dal Dasoe, Dipartimento Attività Sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’Assessorato regionale alla Salute, dedicato alla dieta mediterranea e ai corretti stili di vita per contrastare alcune patologie croniche.

Alla presenza dell’assessore alla salute Giovanna Volo, il direttore generale dell’assessorato Salvatore Iacolino e il direttore generale del Dasoe Salvatore Requirez si è discusso della necessità di diffondere la dieta mediterranea, considerata da più parti la migliore al mondo, e di puntare sui giovani.

La Regione Siciliana, del resto, è stata la prima regione italiana nel nostro Paese a dotarsi di un programma di prevenzione primaria delle malattie croniche non trasmissibili, partito nel 2013 con il Progetto Fed e, oggi, portato avanti con il programma regionale SViMed che ha come obiettivo la promozione e rivalorizzazione dello stile di vita Mediterraneo.

L’evento, organizzato da Biba Group, ha accolto medici gastroenterologi, nutrizionisti ed esperti del settore e una rappresentanza di decine di scolaresche provenienti da tutta la Sicilia, che hanno partecipato al bando per l’ideazione del logo del nuovo programma “SViMed”.

Nel corso dell’incontro è stato premiato anche l’ideatore del nuovo logo di SViMed, Ettore Platania, studente della 2^ E della scuola media statale Virgilio di Paternò, in provincia di Catania che, per realizzare la grafica, ha preso spunto dalle caratteristiche dell’Isola e alla sezione aurea.

Tanti gli interventi da parte di medici ed esperti della giornata. Ad aprire i lavori è stato l’assessore alla Salute Giovanna Volo, che ha così dichiarato: “La qualità dello stile di vita a cui l’alimentazione e la dieta si collegano strettamente non è un argomento nuovo per chi si occupa di prevenzione. Si sta finalmente diffondendo la consapevolezza che l’obesità infantile è la causa di malattie che affliggono le persone nell’età adulta. Se un bambino robusto prima era simbolo di salute e ricchezza, adesso si sa che non è così e che limitare i piaceri alimentari, il giusto, garantisce una vita sana e serena”.

“Quando si parla di dieta mediterranea – ha poi aggiunto Toti Amato, presidente dell’Ordine dei Medici – non si parla solo di cibi e di come vengono prodotti ma di una vera e propria filosofia che insegna come comportarsi e il rispetto per l’ambiente, in linea con quanto affermato da Papa Francesco nel Laudato Sì del 2013”.

Per il direttore generale del Dasoe, Salvatore Requirez: “La Regione Siciliana, attraverso l’assessorato alla Salute, si impegna in una campagna continua della diffusione dei corretti stili di vita e della dieta mediterranea, aggiornando gli interventi orientati alla prevenzione delle patologie cronico degenerative compresi i tumori ma anche nei sistemi di coinvolgimento di altre istituzioni non solo quelle del mondo sanitario”.

Secondo Giovanni Caramazza, coordinatore regionale di educazione fisica e sportiva dell’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia i benefici della dieta mediterranea sono ormai indiscutibili: “È riconosciuto a livello mondiale che la dieta mediterranea, che predilige frutta, cereali e legumi, riducendo al minimo carne e cibi grassi serva a prevenire gravi malattie come il diabete e alcuni tipi di carcinoma. Procura tanti vantaggi anche dal punto di vista naturalistico ed economico e va promossa in tutte le sedi e soprattutto nelle scuole. I nostri adolescenti sono carenti nell’attività motoria e la scuola può e deve fare tanto”.

Il professore Claudio Costantino, docente di Promozione della salute dell’Università di Palermo ha sottolineato: “Le patologie collegate alla mancata aderenza ai principi della dieta mediterranea e agli stili di vita sani e, in particolare, all’attività fisica, in Sicilia hanno un forte impatto sulla popolazione e sui sistemi sanitari. Il diabete di tipo 2 ha una forte prevalenza con quasi il 4% della popolazione e ha ricadute sia dal punto di vista delle malattie cardiovascolari, sia tumorali che richiedono ospedalizzazioni e ricoveri. I due tumori più diffusi alla mammella e alla prostata hanno una forte componente legata alla sedentarietà, all’obesità e alla scorretta alimentazione.

Tra i temi emersi nel corso dell’incontro anche la necessità di introdurre il sistema mediterraneo tra gli adulti, intervenendo in primis sui bambini. “Un bambino obeso sarà marchiato a vita e sarà sempre a rischio. Meno tablet, tv e più movimento, frutta e verdura”.

Foto Ufficio Stampa