''Via Crucis, La Pasión de Cristo', si intitola così la mostra di Fernando Botero attesa a Palermo per la prossima primavera. Meno di un mese all'inaugurazione della rassegna pittorica promossa dall'Assemblea Regionale Siciliana, dalla Fondazione Federico II e dal Museo de Antioquia, che si terrà dal 21 marzo al 21 giugno 2015 nelle Sale Duca di Montalto a Palazzo Reale. Il Capo delle Operazioni del Museo di Antioquia di Medellìn (Colombia), Guillermo Bustamante, ha terminato nei giorni scorsi il sopralluogo per definire il progetto di allestimento e tutti i dettagli logistici alla presenza del direttore generale della Fondazione Federico Secondo, Francesco Forgione.
L'esposizione delle opere di uno degli artisti contemporanei più celebri al mondo a Palermo sarà l'unica tappa italiana dopo quelle di New York, Medellìn, Lisbona e Panama. L'Ambasciata Colombiana in Italia ha ufficialmente concesso il patrocinio dell'evento e l'Ambasciatore colombiano in Italia, Juan Sebastián Betancur Escobar sarà presente per l'apertura della mostra. La mostra “Via Crucis”, del pittore colombiano Fernando Botero, che sarà inaugurata appunto a Palermo e che rimarrà aperta per tre mesi, nelle sale Duca di Montalto, è stata presentata anche alla fiera di Madrid.
Si tratta di 27 dipinti a olio e 34 disegni sulla passione di Cristo, donati dall’artista colombiano al museo de Antioquia di Medellin, sua città natale, alla fine del 2012. La mostra di Botero, unica tappa in Italia dopo New York, Lisbona e Panama, resterà aperta a palazzo dei Normanni fino al 21 giugno. A promuovere l’evento – nella prima vetrina del calendario mondiale dei professionisti del settore turistico, con circa 11mila aziende partecipanti – è stata la Fondazione Federico II, braccio culturale dell’Assemblea regionale siciliana. “Puntiamo molto sulla promozione nel corso della Fitur di Madrid – afferma il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone – perché riteniamo che la mostra di Botero rappresenti un grande evento culturale di portata internazionale e quindi possa fungere da calamita per i turisti europei e non solo”.