Il nostro continuo viaggio di scoperta della cultura e della lingua siciliana ci porta oggi ad approfondire una dolce parola. Come saprete già, il siciliano è una lingua a tutti gli effetti, non un dialetto: in quanto tale, presenta davvero molte sfumature e tanti contributi da altre lingue, oltre ad aver ispirato altre lingue.
Ma torniamo all’argomento di oggi, senza divagare.
Se vi dicessi “diserta” a cosa pensereste? Quasi certamente, la maggior parte di voi direbbe che si tratta del verbo disertare, cioè abbandonare. Tra di voi, però, ci sarebbe anche chi direbbe che si tratta di un sostantivo, con un significato del tutto differente.
Ci troviamo di fronte a un francesismo un po’ distorto, da dessert. Come spiega il Nuovo dizionario siciliano-italiano di Vincenzo Mortillaro, marchese di Villarena, il termine diserta indica l’ultimo servito della mensa, cioè frutta, dolci o altro “che porgesi sul fine del desinare, o della cena”.