La pasticceria siciliana della tradizione è un trionfo di dolci tutti da scoprire. Proprio quando pensi di aver imparato tutto – o quasi – su questa antica arte (perché di arte si tratta), ecco che arriva qualcosa di nuovo a sorprenderti. In realtà, i dolci di cui vi parliamo oggi sono ben noti ai palermitani, perché per molti costituiscono un’irrinunciabile piacere. Perfetti per ogni giorno della settimana, danno sicuramente il meglio sulla classica guantiera della domenica, ricca di pasticceria mignon. Stiamo parlando delle Dita d’Apostolo. Si tratta di pasticcini realizzati con una pasta soffice, farciti con un cremoso alla panna e ricotta. Esistono anche le varianti al pistacchio e al cioccolato, ma è la versione più candida quella tradizionale. Si mangiano in un solo boccone e garantiscono un’autentica esperienza palermitana del gusto.
A produrre e commercializzare le originali Dita d’Apostolo (il dolce viene anche chiamato Dito d’Apostolo) è la pasticceria Scimone, che ne ha fatto un marchio registrato. Questo dolce è a base di una soffice pasta all’uovo, molto simile a un pan di Spagna sottile e spumoso. La farcitura è a base di una mousse alla ricotta, con la variante al cioccolato o al pistacchio. È profumato alla cannella e ha una inconfondibile forma che richiama, appunto, delle dita. A quanto pare l’origine di questo dolce è molto antica e legata alla Calabria e alla Puglia (quindi comunque al Meridione). Secondo quanto affermato dalla famiglia Scimone, sono stati i primi a proporli a Palermo e, da allora, è stato un successo senza fine. La ricetta, manco a dirlo, viene custodita come un prezioso segreto. In rete se ne trovano diverse ma, proprio perché si tratta di “imitazioni”, riteniamo sia molto meglio affidarsi all’originale. Potrebbe essere un’ottima occasione per organizzare una visita a Palermo!