Si rinnova il legame tra Dolce e Gabbana e la Sicilia. L’intera produzione del rosso Tancredi entra a far parte dell’esclusiva gamma di vini Dolce&Gabbana e Donnafugata, con il rosato Rosa e le ultime produzioni di pregio dell’Etna.
Dolce e Gabbana e l’amore per la Sicilia
L’amore per la Sicilia di Dolce e Gabbana ha sempre assunto infinite forme, non solo sartoriali. Dall’abbigliamento agli accessori, passando attraverso articoli per la casa e limited edition di cioccolatini, sono davvero tanti i modi in cui i due stilisti sanno dire “I love you” alla nostra Isola.
Proprio di recente si è consolidato il legame tra le cantine Donnafugata e il brand di Stefano Dolce e Domenico Gabbana. Dopo le edizioni limitate di Tancredi 2016 e 2017, con l’annata 2018 l’intera produzione di questo vino rosso entra permanentemente a far parte dell’esclusiva gamma di vini Dolce&Gabbana e Donnafugata.
Nella “collezione” ci sono anche il rosato Rosa e le ultime produzioni di pregio dell’Etna: il bianco Isolano e il rosso Cuordilava. Un mezzo per portare i colori, i profumi e la cultura siciliana nel mondo.
Il vino rosso Tancredi si ispira al protagonista del romanzo “Il Gattopardo”. Il carattere passionale e rivoluzionario del personaggio si ritrova nello stile dell’omonimo vino. L’etichetta nasce nel 1990, dall’unione (all’epoca innovativa) tra un vitigno internazionale e un autoctono, il Cabernet Sauvignon e il Nero d’Avola. Una scelta produttiva che ha fatto scoprire l’eccellenza enologica siciliana a livello internazionale.
Tancredi 2018 ha un colore rosso rubino intenso e un bouquet fruttato di prugna e mirtilli arricchito da delicate note speziate. In bocca è pieno ed avvolgente, con un finale armonico e persistente. Proprio Dolce e Gabbana hanno “vestito” questo vino.
La creatività realizzata dagli stilisti rende omaggio proprio a “Il Gattopardo”, in particolare al contrasto fra tradizione e modernità. L’oro, il blu e le linee sinuose di ispirazione barocca celebrano i fasti dell’aristocrazia ormai in declino. Il rosso, il verde e le figure geometriche rimandano ai nuovi valori affermatisi in Sicilia dopo l’Unità d’Italia, preludio alla storia contemporanea dell’isola.