Chi non ha mangiato dolci per le feste? Dai buccellati alle cassate, dai torroncini alla pasta reale, i dolci siciliani sono stati i veri protagonisti delle tavole in festa. E ancora non è finita! Si attende con ansia l’epifania, il 6 dicembre, per l’ultima grande abbuffata. Dopo? Forse qualcuno si metterà a dieta, prima che arrivi Carnevale e che si ricominci con chiacchiere e frittelle. Nell’attesa del 6 gennaio, tuttavia, arriva una notizia che induce alla misura.
Attenzione alle abbuffate di dolci natalizi, basta uno sgarro per diminuire le capacità cognitive cerebrali. Infatti dosi elevate di zucchero, anche consumate raramente, alterano rapidamente la memoria e i danni sono permanenti. Per la prima volta lo dimostrano sui topi i ricercatori della School of medical science della University of New South Wales, a Sydney, con una ricerca pubblicata sulla rivista Brain, Behavior and Immunity.
Agli animali è bastato bere acqua zuccherata in dosi elevate per qualche giorno e, nonostante si alimentassero generalmente in modo sano durante il resto dell'anno, hanno dimostrato grande difficoltà nel fare azioni che generalmente riuscivano loro con facilità, come trovare alcuni oggetti spostati dagli scienziati in zone separate delle gabbie. Associata alla confusione i medici australiani hanno osservato un aumento dello stato infiammatorio dell'area dell'ippocampo, area del cervello addetta alla memoria spaziale. "La scoperta è importante perché pensiamo possa fare luce anche sul processo di declino cognitivo umano – dice Margaret Morris, fra gli autori dello studio – Ci ha sorpreso la velocità con cui si verificato il deterioramento della memoria in rapporto al consumo di zuccheri. Abbiamo anche visto che il danno permane anche quando i topi hanno ripreso a mangiare in modo sano".
Bene, adesso almeno si potrà mangiare con più coscienza. Ma pensate questo monito faccia rinunciare a qualche dolcetto siciliano? In realtà, è bene non esagerare, ma neppure rinunciare ai sapori della tradizione pasticcera, unici e straordinari.
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