E' la Domenica delle Palme a dare ufficialmente inizio ai riti della Settimana Santa. La celebrazione di questa Domenica è composta da due momenti: la commemorazione dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme, attraverso la benedizione dei rami di ulivo e di palma, e la celebrazione dell’Eucarestia con la lettura della passione del Signore.
– La commemorazione dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme, la cui più antica testimonianza documentata risale all’anno 400, è oggi caratterizzata dalla processione e dalla benedizione dei rami di ulivo e di palma. La processione viene considerata la madre di tutte le processioni; esprime l’ingresso trionfale del Risorto in quella città che è simbolo della Gerusalemme del cielo ed ancora esprime il cammino della Chiesa oggi sulle orme del Cristo crocifisso e risorto. Il farla svolgere da una chiesa succursale verso quella principale vuole esprimere un reale spostamento da un luogo ad un altro, come l’esodo dall’Egitto alla terra promessa, come il passaggio da questo mondo alla casa del Padre.
– La benedizione dei rami di ulivo e di palma viene effettuata, prima della processione, dal sacerdote che presiede; questi si rivolge all’assemblea radunata già con i ramoscelli fra le mani. La benedizione dei rami di ulivo e di palma viene fatta affinché essi possano essere portati in processione e poi conservati nelle case in modo da richiamare alla mente dei fedeli la vittoria di Cristo celebrata con la stessa processione. Generalmente, infatti, i fedeli portano a casa i rametti di ulivo e di palma benedetti, per conservarli quali simbolo di pace, scambiandone parte con parenti e persone amiche.
In alcune regioni, si usa che il capofamiglia utilizzi un rametto, intinto nell’acqua benedetta durante la veglia pasquale, per benedire la tavola imbandita nel giorno di Pasqua. In molte zone d'Italia, con le foglie di palma intrecciate vengono realizzate piccole e grandi confezioni addobbate, queste palme intrecciate, in genere di colore giallo, sono vendute ai fedeli vicino alle chiese. Nelle zone in cui non cresce l'ulivo, come l'Europa settentrionale, i rametti sono sostituiti da fiori e foglie intrecciate.
Indicativa è la seconda preghiera per la benedizione: 'Accresci, o Dio, la fede di chi spera in Te, e concedi a noi tuoi fedeli, che rechiamo questi rami in onore di Cristo trionfante, di rimanere uniti a Lui, per portare frutti di opere buone'. Infine, le ceneri che vengono imposte sul capo nel primo giorno di Quaresima sono ottenute dalla combustione dei rami di ulivo benedetti l’anno precedente.