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00Mancano pochi giorni alla presentazione dei bandi per Expo 2015, ma la Sicilia scalda già i motori per il Cluster “Bio-Mediterraneo” evento clou siciliano della grande manifestazione milanese.

7.304 metri quadrati, di cui 4.679 tutti per la regione Sicilia, che ha il compito di coordinare le DOP e IGT del territorio, nonché i Consorzi di Tutela regionale, le Università, i comuni dell’A.N.C.I. e le altre associazioni partecipanti, per i 184 giorni di esposizione organizzati nell’ambito di Expo 2015. Cinquecento eventi al giorno per promuovere i prodotti agricoli e la cucina del territorio. Si attendono ben 140 Paesi e più di 20 milioni di visitatori, di cui 15-20 mila si intendono distribuiti in media lungo l’arco di un solo giorno.

Quattro aree dalle sfumature del verde e dell’azzurro, che ospiteranno i prodotti tipici ed eventi di showcooking di tutte le Nazioni che si affacciano sul mar Mediterraneo: dall’Albania alla Grecia, dalla Libia a Malta, e naturalmente l’Italia. Otto le aree della Sicilia identificate e coinvolte, sull’onda di un percorso UNESCO. Si parte dai vini dell’Etna fino ad arrivare al capoluogo di regione, per poi lambire i parchi e le aree verdi del territorio fino a concludersi con la zona sudorientale e le isole; e c’è chi non ha perso tempo, organizzandosi in una fruttuosa joint venture che potrebbe portare ricchi premi e cotillons, già prima del nuovo anno: è il Consorzio TaMo, nato da uno sforzo sinergico tra i Comuni di Taormina e di Modica.

Il Cluster “Bio-Mediterraneo” ha dunque il compito di promuovere tutti gli aspetti accessori e collaterali che riguardano il cibo, che nei Paesi della zona del Mediterraneo non è solo un atto legato alla mera alimentazione, ma un vero e proprio evento sociale, conviviale: «La nostra scommessa è il rilancio dell'agricoltura e della pesca, ma non è solo un messaggio indirizzato al gusto, anche un messaggio culturale.» ha dichiarato Paolo Ezechia Reale, Assessore all’Agricoltura della Regione Sicilia.

Un investimento enorme in termini economici e di risorse del territorio impiegate, che se ben pensato e sfruttato potrebbe garantire un importante ritorno, economico e turistico, a livello internazionale, non solo all’intero Paese e alla regione Lombardia, ma alla Regione Sicilia. Unica in quest’area non sarà soltanto la promozione culinaria, accanto alle degustazioni verranno infatti attivati importanti percorsi culturali, parti di una mostra-racconto che ha l’obiettivo di spiegare, attraverso immagini, discorso letterario e racconto cinematografico, cosa significhi realmente ‘cucina mediterranea’.

Un modo per promuovere ma soprattutto mettere in luce la biodiversità agricola delle diverse Nazioni coinvolte, nonché per mettere in risalto i produttori locali che portano avanti attività e tradizioni in ben 11 Paesi, rispettando criteri di genuinità e sostenibilità. Un evento che vuole promozionare il mangiar bene, slogan di punta della dieta Mediterranea, un regime alimentare equilibrato, sano, che ci invidia e ci copia il mondo intero, e che nelle realtà locali delle aziende agricole, delle cooperative e dei consorzi, ha l’obiettivo di tutelare qualità, antiche tradizioni, e armonia del territorio.

Autore | Enrica Bartalotta