Gli uomini della Dia di Agrigento hanno fermato due uomini per aver estorto denaro e posti di lavoro ad un imprenditore del luogo, impegnato nella costruzione di una palazzina in città. Gli arrestati sono il noto commerciante Antonio Massimino, di 48 anni, e il manovale Liborio Militello, di 49 anni. Considerato il boss della mafia agrigentina, per Massimino è stato emanato un provvedimento di urgenza per il rischio di fuga.
Massimino era stato già arrestato il 13 gennaio 1999 in Belgio nell’ambito della cosiddetta operazione "Akragas", che aveva individuato i responsabili di 22 omicidi, di un tentato omicidio e di un sequestro di persona. L’operazione, nata dopo le dichiarazioni del collaboratore di Porto Empedocle Alfonso Falzone che aveva confermato la vicinanza di Massimino con la famiglia di Cosa Nostra di Agrigento-Villaseta si era conclusa con una condanna di anni quattro di reclusione per associazione mafiosa, poi confermata in appello.
Un altro arresto, l'11 luglio 2005 nell’ambito dell’operazione “San Calogero” che ha condannato Massimino alla pena di anni 15 di reclusione come leader di un’associazione criminale volta al traffico di stupefacenti e capo di un’associazione di stampo mafioso. Massimino è stato posto sotto misura preventiva di sorveglianza speciale dalla polizia di stato.