Quante volte, ricevendo una telefonata da parte di un call center, avete risposto in modo distratto, intenzionati soltanto a chiudere la conversazione nel più breve tempo possibile? In realtà, bisogna prestare moltissima attezione alle parole che vengono dette: "Un sì – ci ricorda la Polizia di Stato – è sufficiente per cambiare gestore ed essere truffati sulle proprie bollette di gas ed energia".
Già da tempo molti consumatori si rivolgono all’Adoc di Frosinone, segnalando 'strane' telefonate da parte di società, che nonostante non si identifichino precisamente, si mostrano interessate a ricevere informazioni relative a fatture di luce e gas – si legge in un post pubblicato sulla pagina "Una vita da social" – riscontrando un prezzo troppo elevato e assicurando l’attivazione di una tariffa più vantaggiosa.
È sufficiente che il consumatore fornisca gli estremi di una sola fattura e il gioco è fatto – si sottolinea – Lo scopo è quello di ottenere i numeri dei codici pod e pdr, necessari ai fini del passaggio di gestore. Il gioco è semplice. La società telefona e chiede 'è lei il Sig…?' ed è sufficiente un semplice 'si'. Si che viene usato per fingere il consenso del cliente ad un contratto mai richiesto.
Il consumatore deve, al fine di tutelarsi, chiedere alla società di identificarsi esplicitamente e chiaramente per avere la certezza di parlare con il proprio gestore e deve astenersi, sempre, dal fornire i codici Pod e Pdr – è l'invito della polizia – Se invece è stato attivato un contratto di cambio gestore mai richiesto bisogna, quanto prima, disconoscere tale fittizia attivazione.
Il contratto concluso per telefono è da considerarsi semplice proposta contrattuale, alla quale deve necessariamente seguire una conferma per iscritto da parte del consumatore. Quest’ultimo è vincolato solo dopo aver controfirmato l’offerta", scrive la polizia nel suo post aggiungendo: "In altri termini, il se non c’è accettazione per iscritto non sorge alcun obbligo per il consumatore di fornire alcuna prestazione corrispettiva".