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Lino Toffolo è morto nella sua casa di Mestre lunedì sera per un infarto. L’attore, regista e musicista aveva 81 anni. Il personale del 118 è intervenuto a notte fonda per una chiamata di emergenza, ma non c’è stato nulla da fare. Toffolo era un personaggio simbolo per la città sulla laguna. Due anni fa, nel giro di pochi mesi, era stato operato due volte per problemi alle coronarie. Recentemente si era rotto un polso ed era stato in questi giorni in ospedale a Venezia per rimuovere il gesso.  

L’apice della sua carriera arrivò nel 1976 con "Johnny Bassotto", canzone per bambini scritta da Bruno Lauzi e Pippo Caruso. Il brano è la sigla del programma domenicale abbinato alla Lotteria Italia e prosegue il fortunato filone inaugurato nella stagione precedente con "La tartaruga", con un cartone animato a commento della canzone, realizzato dalla Bozzetto Film. 

I primi passi li aveva mossi come compositore per un programma radiofonico della sede RAI del Veneto, nel quale recitava, cantava e scriveva i testi. Poi la fortunata stagione milanese, con Franco Nebbia, Enzo Jannacci e Bruno Lauzi, Cochi, Renato Pozzetto e Massimo Boldi. Negli anni Sessanta comincia la sua carriera cinematografica fatta di grandi collaborazioni (Dino Risi, Lina Wertmuller, Samperi) e 24 titoli. Dopo una pausa torna in veste di attore teatrale e in qualità di regista e produttore indipendente nel film "Nuvole di vetro".