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PALERMO – Eccezionale intervento di cardiochirurgia all'ospedale Civico di Palermo: è stato decisivo per salvare la vita a un paziente di 56 anni gravemente cardiopatico. Già sottoposto a bypass aortocoronarico, plastica ventricolare e impianto di defibrillatore, l'uomo è andato in arresto cardiaco durante l’attesa dell’intervento. Sono state eseguite contemporaneamente tre azioni: la rianimazione, il collegamento alla macchina per la circolazione del sangue extracorporea e l'intervento di ablazione cardiaca, necessaria a contenere la fibrillazione.

Il paziente, infatti, nonostante gli interventi e gli impianti, due mesi fa era stato sottoposto a Bergamo a un intervento che non aveva risolto le sue difficoltà. Ricoverato a Marsala, è stato poi trasferito d’urgenza a Palermo in gravi condizioni, con tachiaritmie ventricolari sostenute e ripetitive. In attesa di un nuovo intervento di ablazione, il paziente era andato in arresto cardiocircolatorio.

Rianimato dal dottor Ignazio Maria Smecca, responsabile della UTIC (unità di Terapia intensiva cardiologica) e istruttore nazionale di ACLS (Supporto avanzato di rianimazione cardiovascolare), l’uomo veniva collegato alla macchina per la circolazione extracorporea in modo da consentire al cuore di reggere il successivo intervento di ablazione eseguito dal dottor Giuseppe Scarito, responsabile del servizio di elettrofisiologia della nostra Cardiologia, in collaborazione col dottor Gregory Dendramis.