Quante volte, tentando di parlare in inglese, vi è capitato di fare degli errori anzi di più, dei grandi strafalcioni e di vedere dall'altro lato il vostro interlocutore, magari di madrelingua, guardarvi come se avesse visto un alieno appena sbarcato sulla terra? Ecco se almeno una volta avete commesso uno di questi errori, parlando o scivendo in inglese in modo, per così dire, maccheronico, se evate fatto uno scivolone che vi è costato una magra figura al lavoro o in viaggio, ecco allora fatevi un esame di coscienza e mettetevi al pari con l'inglese.
E quando vi occorrerà tradurre in inglese un testo o viceversa, un discorso, una relazione, un progetto da presentare al lavoro, fatelo ma solo dopo avere seguito un ottimo corso d'inglese o magari un lungo e proficuo periodo di permanenza in Inghilterra) o se vi manca questo pezzo di formazione, fatelo fare a chi se ne intende per davvero, come suggeriscono gli esperti traduttori di Leomilla.com e, badate bene, che le magre figure staranno ben lontane da voi.
Ecco 10 errori più comuni in inglese degli italiani:
1) "To firm" non vuol dire firmare. Se dopo un colloquio di lavoro aspettate di sentire questo verbo, sappiate che aspetterete in eterno. Nessuno vi chiederà di firmare un contratto usando il verbo "to firm" poiché firm non è un verbo ma un sostantivo e significa azienda. Il verbo che traduce "firmare" è "to sign".
2) "It doesn't mean nothing". La tentazione di tradurre letteralmente le espressioni italiane (che è sempre dietro l'angolo) può farvi fare brutte figure. In inglese la doppia negazione non è prevista: la frase da usare è "it doesn't mean anything".
3) Non dite che state facendo uno "stage" (con accento inglese) a meno che per vivere non costruiate palchi. Per indicare l'esperienza lavorativa da fare durante o subito dopo gli studi la parola corretta è "internship".
4) Evitate di definite una persona "funny". Potrebbe prenderla male. Il significato esatto di questo aggettivo è buffo, bizzarro. Se volete dire che una persona o situazione sono divertenti usate "fun".
5) "See you after". Se state cercando un modo per non vedere mai più i vostri amici anglofoni, questa frase fa al caso vostro. Dopo un strafalcione simile, infatti, state pur certi che "dopo" non vedrete nessuno, meglio virare su "See you later".
6) "Your hairs are beautiful" In un certo senso, questo potrebbe anche essere un complimento. A patto che voi riusciate a trovare una donna a cui piaccia sentirsi dire che ha dei bei peli.
7) "Oh, I love ostriches!" Se siete in un ristorante ed il vostro intento è quello di dichiarare al cameriere il vostro amore per le ostriche, sappiate che questa non è la frase giusta. A meno che voi non abbiate intenzione di mangiare un bel piatto di struzzi. In quel caso, allora, la vostra esclamazione è perfetta!
8) "Oh no, it's street". Per un madrelingua inglese sarebbe molto difficile capire il senso di questa frase, specie se vi state provando un paio di pantaloni che vi vanno stretti e non avete intenzione di farlo nel bel mezzo di una strada.
9) "Oh my God! There is an ape!" Se state scappando da una scimmia impazzita, state urlando bene. Ma se avete appena visto un'ape, non sperate che qualcuno vi aiuti.
10) "Stay close". Il negozio che avete davanti a voi è chiuso e morite dalla voglia di dirlo ad i vostri amici? State pur certi che, dopo aver pronunciato questa frase, non vi comunicheranno mai gli orari del negozio ma, probabilmente, vi si avvicineranno perchè è quello che gli avete appena chiesto.