Facebook "conserva" la privacy degli utenti? Difficile capire bene quale sia il confine. Di sicuro molti non sanno realmente quali sono le informazioni che il social possiede e come queste ultime siano legate alle inserzioni che ricevono sulla piattaforma. Qualunque utente può accedere con facilità ai dati che Facebook colleziona sui propri utenti: basta seguire questo indirizzo. Una volta entrati nella pagina, si può accedere alla voce "Le tue informazioni" e "Le tue categorie". Il dado è tratto: ci sono mese di nascita, tipo di dispositivi utilizzati per connettersi, sistema operativo del computer, genere di persone conosciute, movimenti e appartenenza a determinate categorie. Tutto questo confluisce nel pattern delle inserzioni pubblicitarie.
Accedendo ad altre voci sulla stessa pagina, si possono poi scoprire molte abitudini e anche credenze religiose e politiche. Si può capire quale squadra di calcio tifi, quale partito politico sostieni, quali luoghi solitamente frequenti e tante altre informazioni sulla base delle quali ricevi la pubblicità. Facebook ha una pagina dedicata a tutte le informazioni riguardanti il funzionamento delle inserzioni, in cui spiega come le aziende raggiungono gli utenti e quali sono i dati fondamentali di cui hanno bisogno per scegliere il target della loro offerta.
Gli utenti possono anche rimuovere alcuni informazioni sulla base delle quali ricevono la pubblicità. Ma facendolo non si otterrebbe il risultato di ricevere meno pubblicità, ma semplicemente quello di veder apparire inserzioni meno legate al proprio profilo e quindi più casuali.