Cosa fa chi vince al Superenalotto, almeno nelle prime ore? Nella sede Sisal di via de Tocqueville a Milano, riporta il "Corriere della Sera", entrano quelli che sono in possesso di schedina fortunata e che presto diventeranno milionari: qui, per esempio, ha varcato la soglia il signore che sbancò il Superenalotto con jackpot da 163,5 milioni (record nelle vincite uniche) a ottobre scorso.
Laura Casè, funzionaria Sisal, intervista i vincitori "quando ne hanno voglia e nell'assicurazione del più rigoroso anonimato". Racconta così di quel sessantenne che "sulle prime pensava di acquistare una berlina: salvo cambiare repentinamente idea virando su un'utilitaria per non segnalare ai vicini il cambiamento del tenore di vita". In generale "la prima reazione resta sempre quella dello stupore. Si fatica a credere che una giocata da 2 euro abbia davvero procurato una cascata di denaro. Però è così: si giocano piccole cifre per divertimento, gli spiccioli in fondo al portafogli, e magari davvero ti cambia la vita".
Le donne tendenzialmente pensano al prossimo: "l'aiuto ai figli, la casa da ristrutturare, mai a un gioiello", gli uomini "vogliono il Rolex…". Ma c'è anche quel marito che intestò tutto alla moglie che non sapeva nulla della vincita: "Disse che l'amava e che voleva farle una sorpresa". Nessuno lascia il lavoro, "una certezza". Molti pensano a fare un po' di beneficenza: canili, associazioni di volontariato e ricerca, ospedali. Infine c'è chi vince e non lo sa…