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36 ore a Palermo: con questo titolo, il New York Times, nella sua sezione dedicata ai viaggi, ha pubblicato un reportage dedicato al capoluogo siciliano. Appena 36 ore per scoprire la città, con i suoi pregi e i suoi difetti. Monumenti, luoghi della movida, pub e ristoranti tipici, in una città che viene definita una "scena d'arte contemporanea".

Primo giorno
Si comincia con l'arte, per vedere come Palermo sia riuscita a far convicere il barocco e l'arte contemporanea. Visite consigliate sono quelle a Palazzo Riso, alla Galleria Francesco Pantaleone e alla GAM, la Galleria d'Arte Moderna. Terminate le visite artistiche, è il momento di un bicchiere di vino: secondo il New York Times, il posto per berlo è l'enoteca VinoVeritas e i vini da provare sono un Grillo o un Nero d'Avola. Il luogo per cenare è il Capo, antico e famoso quartiere. Il quotidiano consiglia di provare il ristorante PerciaSacchi, aperto nel 2012. La serata del primo giorno termina al Kursaal Kalhesa, vicino al Foro Italico.

Secondo giorno
Si ritorna al Capo e al suo mercato storico: "Vi sveglierà meglio di un qualsiasi espresso", spiega il New York Times. Da visitare, la Chiesa dell'Immacolata  Concezione al Capo, con il suo stile barocco. Per il pranzo, il consiglio è andare da Vini del Paradiso, osteria aperta solo a pranzo dove non ci sono menu, ma solo piatti del giorno. Non deve mancare, poi, una visita a Palazzo dei Normanni. Il pomeriggio è perfetto per provare i dolci siciliani: il quotidiano consiglia di andare alla Pasticceria Cappello o di provare il gelato di Al Gelatone. Per la serata, si consiglia una capatina al Teatro Massimo, già "bellissimo da fuori" secondo il New York Times. Per la cena, invece, si può andare NNi Franco u' Vastiddaru, definito "street-food restaurant". La serata si conclude al Bar Garibaldi.

Terzo giorno
Si comincia a Palazzo Branciforte, aperto nel 2012 dopo i restauri, diventato "sorprendente centro culturale". Il New York Times consiglia di andare a pranzare all'Antico Caffè Spinnato, per provare arancine e cannoli.

Per le due notti, il quotidiano newyorkese consiglia l'Alma Hotel e il famoso Grand Hotel Des Palmes.