Lo fa il 96,5% delle persone: qualcuno in modo discreto, altri in modo più evidente, in bagno, in ufficio, magari mentre si è fermi al semaforo. Mettersi le dita nel naso è un'abitudine molto diffusa e non bisogna sentirsi troppo in colpa quando lo si fa: uno studio scientifico pubblicato sul Journal of Clinical Psychiatry ha dimostrato che solo il 3,5% della popolazione è esente da questa pratica.
In media lo si fa circa 4 volte al giorno, ma c'è anche chi esagera, superando le 20 volte ai giorno, tanto che è stato necessario dare una definizione a chi soffre di una nuova mania psichiatrica, la "rinotillexomania".
Generalmente, lo si fa quando si hanno particolari problemi a respirare, poiché si sente una presenza fastidiosa all'interno del naso. Una ricerca ha chiesto ad alcuni soggetti proprio perché si mettono le dita nel naso e la risposta è stata proprio relativa alla presenza di fastidiose croste di muco che ostruiscono la respirazione, causano prurito o, peggio, sono esteticamente brutte.
Insomma: tutti lo fanno, qualcuno lo ammette, altri non lo fanno proprio. Non si può dire che sia necessario, né che sia una pratica bella da vedere. Va ricordato, infatti, che Monsignor della Casa nel suo celebre Galateo criticava chi "soffiandosi il naso rimane poi a osservarne il contenuto come accade quando si valutano pietruzze preziose o gioielli".