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Si chiamano Yun Elisabeth e Yi-Jie Valentino Zhao e sono due fratelli, cinesi di seconda generazione, ma a tutti gli effetti italiani, che stanno spopolando sul web grazie ai loro divertenti video sui social.

Con il loro accento catanese e la loro simpatia i due ristoratori sono un esempio perfetto di come integrazione e tradizioni culturali possano convivere armoniosamente, soprattutto quando ci si racconta con intelligenza.

I loro video pubblicati sul canale Instagram del loro ristorante, con un’ironia disarmante, sfatano pregiudizi e stereotipi sui cinesi, contribuendo con leggerezza ad abbattere le distanze attraverso il cibo.

Nati a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, hanno vissuto in diverse città della Sicilia, tra cui Marsala, Agrigento e a Catania. Oggi vivono a Sant’Agata li Battiati dove sono rispettivamente lo chef e la frontwoman del Mei-Wei di Misterbianco, il ristorante creato dai genitori diversi anni fa oggi nelle loro mani.

Come ha raccontato Valentino a La Sicilia il primo a venire in Italia è stato il nonno, che si è trasferito dal piccolo paesino Wenzhou, vicino Shangai, in Italia insieme a una sua zia alla ricerca di nuove opportunità. In seguito, è arrivato anche il resto della famiglia, la nonna, la madre e un’altra zia.

I due giovani fratelli sono cresciuti nel mondo della ristorazione. Dopo aver trascorso due anni a Marsala lavorando nella pizzeria dello zio, i genitori hanno aperto un ristorante cinese ad Agrigento, chiuso nel ’92 con l’arrivo della Sars e sono stati costretti poi reinventarsi a Catania con un’attività di abbigliamento all’ingrosso alla fiera di Catania fino all’apertura del locale di Misterbianco.

La cucina cinese non è solo pollo alle mandorle e gelato fritto

Elisabeth e Valentino, pur mantenendo salda l’attenzione sulla cucina tradizionale cinese, hanno trasformato il loro spazio in un luogo di “educazione alimentare“, dove non c’è spazio per piatti come pollo alle mandorle, nuvolette di drago e gelato fritto, che a detta loro non rappresentano la vera cucina cinese.

Per loro la cucina è molto più di un semplice pasto, uno strumento potente per educare, unire e celebrare le proprie radici, mantenendo viva l’eredità culturale e innovando al tempo stesso.

Nonostante non sia stato semplice integrarsi i due giovani ristoratori sono riusciti a trasformare la loro diversità in un motivo di vanto: “Con il tempo inizi a capire che questa diversità ti distingue e prendi consapevolezza. Ti chiedi “perché mi devo vergognare? A me piace la mia cultura, è figo essere cinesi – ha confessato Elisabeth a La Sicilia.

I due giovani hanno scelto di essere italiani: “A 18 anni ci è arrivata la lettera da parte del Comune di Catania, che ci chiedeva di scegliere se restare cittadini cinesi o meno. E noi abbiamo scelto di essere italiani”.

L’idea di pubblicare dei video sui social è nata dall’esigenza di rispondere a tanti dubbi e pregiudizi, che ci sono sul cibo e sulla cultura cinese: “Ci facevano sempre le stese domande e il nostro social media manager ci ha suggerito di rispondere raccontando quello che sentivamo”.

L’obiettivo è quello di educare le persone, mostrando loro che la cucina cinese non si riduca soltanto a pollo alle mandorle e gelato fritto, un percorso di educazione culinaria che gli ha permesso di guadagnare diversi clienti italiani.

Nei video i due fratelli raccontano la loro cucina, che si attiene alla tradizione gastronomica del loro Paese. Non mancano poi dei divertenti siparietti tra i due fratelli: “Siamo proprio così, cane e gatto, fratello e sorella”.

Nel futuro ci sono tanti progetti tra cui l’idea di dare vita a delle “masterclass sul cibo cinese, delle lezioni su come fare i ravioli, usare le spezie cinesi, le attrezzature… Se ce la facciamo, partiremo l’anno prossimo”.

Foto Instagram @mei_wei_ristorantecinese

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