Soltanto un siciliano poteva inventare l’Elisir di Lunga Vita. E non un siciliano qualunque. Abbiamo già parlato in passato del Conte di Cagliostro, personaggio avvolto da un eterno alone di mistero. Oltre a essere un avventuriero, fu principalmente un esoterista e alchimista, ma non solo.
Si presentò spesso come taumaturgo, guadagnandosi simpatia e popolarità, perché non si faceva pagare dai poveri a meno che non si ottenesse la guarigione (dai ricchi, invece, si faceva pagare!).
A Strasburgo si finse medico ma le sue tisane a base di erbe, la cui ricetta si è conservata, si rivelarono semplici placebo. Le guarigioni di gangrene ottenute bevendo liquori sono fantasie diffuse da lui stesso, che tuttavia ottennero l’effetto sperato: si riuscì così a presentare a tutta l’Europa come l’unico uomo in grado di risolvere qualsiasi problema. E la sua fama toccò il culmine proprio in quel periodo, alla fine del 1700.
Per curare i malati utilizzava prodotti naturali: creava, così dei composti che, uniti alla suggestione, avevano un forte impatto sulla gente. Avrebbe creato anche filtri d’amore e composti afrodisiaci, ma il suo preparato più noto è l’Elisir di Lunga Vita. In alcune farmacie, fino al 1940, veniva ancora preparato. La ricetta è ancora reperibile. La trovate di seguito ma, ovviamente, vi sconsigliamo vivamente di farvi ricorso: la fonte è il “Manuale pratico di farmacia” di V. Celli (Genova, 1929).
Difficile dire se sia efficace o meno. Quel che è certo è che il mito del Conte di Cagliostro continuerà a sopravvivere sempre.