Palermo, Napoli, Milano e, poi, gli Stati Uniti. La storia del siciliano Emanuele Viscuso potrebbe benissimo essere un romanzo. Il Miami Herald lo ha definito “L’artista contemporaneo più conosciuto e intervistato d’America”. La sua storia inizia nel 1952 in Sicilia: qui ha frequentato le scuole elementari, poi si è trasferito a Napoli, dove il padre ha aperto un mobilificio con i fratelli. Vi è rimasto fino alla laurea in Legge, quindi si è spostato a Milano per lavorare in banca. Ha continuato a coltivare le sue passioni, fra cui la musica. Ha conosciuto Franco Battiato e organizzato incontri d’arte con scrittori come Carlo Castellaneta, poeti come Dario Bellezza, personaggi televisivi, fotografi, registi.
A 33 anni si è dimesso, annunciando di voler cambiare vita pubblicando un suo necrologio sul Corriere della Sera. Ha avuto inizio così la sua rinascita, nel 1984. Ha iniziato a esporre quadri e coltivato la passione per la scultura. L’artista siciliano riuscì a colpire i critici d’arte. Un paio di anni più tardi ha avuto luogo la sua prima mostra internazionale, proprio a Miami. La svolta è arrivata quando l’aeroporto di Malpensa decise di acquistare l’opera più famosa di Emanuele Viscuso e di piazzarla all’ingresso dei voli internazionali.
Nel 1992 arrivò l’invenzione di cui abbiamo già parlato: la carta da parati trompe l’oeil, con decorazioni che riproducono soprattutto antiche biblioteche ricopre chilometri quadrati di pareti di case, hotel e locali alla moda. Nel 2000 ha creato una linea di gioielli-scultura, il primo dei quali, una spilla, viene donato dal Consolato britannico di Milano alla regina Elisabetta in visita ufficiale. L’impresa di cui va più fiero, però, è legata alla sua terra d’origine: nel 2007 ha convinto la Nasa a effettuare un evento dedicato alla cucina siciliana, nello spazio. I prodotti tipici dell’Isola finirono in mondovisione, offerti direttamente dall’astronauta italiano Paolo Nespoli.
Emanuele Viscuso ha fondato il Sicilian Film Festival a Miami, il Festival internazionale di musica d’organo a Castelbuono, e ha continuato a creare oggetti da design per le più importanti aziende del mondo.