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Emergenza immigrati, scatta operazione Ue: da novembre addio Mare Nostrum

“Da novembre si cambia. A vigilare sui flussi migratori nel Mediterraneo dovrebbe arrivare Frontex Plus, nuova e rafforzata versione operativa dell’Agenzia Ue per il controllo delle frontiere comuni. L’euroresponsabile per l’Immigrazione, Cecilia Malmstrom – si legge sulla STAMPA – , promette di “aumentare il sostegno all’Italia” e parla di ?un complemento per quanto fatto” con Mare Nostrum da fine 2013. La convinzione del governo e’ che si possa andare oltre e che, a termine, l’operazione a dodici stelle prendera’ il posto dell’attuale, anche se con raggio di azione piu’ limitato. Esulta il ministro Alfano: “Oggi l’Europa premia i nostri sforzi”. E’ un passo avanti, frutto anche del cambiamento dei toni, soprattutto a Roma. A fronte del numero crescente di disperati che affogano ogni giorno nel canale di Sicilia, e pressato dalle esigenze di bilancio di un’impresa che costa 9 milioni al mese, il governo s’e’ deciso a trasferire il confronto con Bruxelles dal terreno delle lamentele a quello delle cose concretamente possibili. La Commissione ha agito di conseguenza. Pur nelle ristrettezze a cui il bilancio Ue costringe Frontex, i tecnici della Malmstrom hanno accettato un confronto su cosa e quanto sia necessario per cambiare marcia, correggere i limiti di Mare Nostrum e salvare vite umane. Ora la linea pare tracciata. Secondo quanto delineato da Alfano e Malmstrom al termine del loro incontro di ieri, Frontex Plus inglobera’ e ampliera’ le sue attuali missioni nel Mediterraneo, Aeneas (coste greche) e Hermes (nell’area centrale). Con piu’ uomini e navi. “Studieremo le necessita’ e lanceremo un appello perche’ gli stati partecipino da novembre”, ha spiegato la svedese, inizia “il tempo della solidarieta’”.

Ancora: “l’Italia non puo’ fare da sola”. Alfano ha stimolato Bruxelles con una lista dei mezzi necessari, soprattutto navi ed elicotteri. Frontex entro una decina di giorni dovrebbe decidere quali richieste fare proprie per trasmetterle ai governi Ue. In parallelo, la Commissione sosterra’ l’iniziativa dell’Italia, che e’ anche presidente di turno dell’Ue sino a fine anno, per un aumento del bilancio 2015 di Frontex, magari dagli attuali 80 milioni sino ai 100 suggeriti dall’Europarlamento. L’azione, qui, spetta al governo. Dovra’ sollecitare le capitali e convincerle a decidere. Magari al consiglio di meta’ ottobre. Alfano concede che l’operazione europea “non sara’ una fotocopia” dell’italiana. L’intenzione annunciata e’ chiudere Mare Nostrum, veicolo che salva vite, ma raccoglie critiche nell’Unione per il ruolo nell’aumentare il flusso delle migrazioni: sapendo di trovare le navi a meta’ strada, i trafficanti mettono a mettere in mare qualunque cosa, aumentando cosi’ il pericolo delle traversate. Frontex Plus non sostituira’ le navi italiane nelle acque internazionali a ridosso di quelle territoriali libiche. E il fronte sara’ arretrato per il che dovrebbe scoraggiare gli scafisti. Potrebbe pure esserci una nuova flotta, i cui contorni vanno definiti. Alfano annuncia che “le barche di mercanti di morte verranno distrutte”. La Commissione annuisce. Vede la svolta eppure sa che non basta. Tutto questo gestisce l’emergenza, e non affronta il nodo complessivo: quello di una vera una politica dell’immigrazione e dell’asilo comune ancora lontana”.

Ilaria Calabrò

Strettoweb

Staff Siciliafan