L'allarme-delfini (leggi qui) sta diventando insostenibile per i pescatori delle Eolie, che hanno deciso di fermarsi. Da dopodomani, giovedì 30 marzo, sospenderanno a oltranza la pesca per chiedere interventi concreti: "Bisogna intervenire subito perché non ce la facciamo più. Servono misure compensative per sostenere una categoria in estrema difficoltà", dice Giuseppe Spinella, vicepresidente del consorzio dei pescatori delle Eolie "Co.ge.pa" che assieme al presidente Salvatore Rijtano ha annunciato lo stop.
La protesta inizierà giovedì mattina con un'assemblea al Comune e proseguirà con il fermo delle attività fin quando non arriveranno soluzioni. "Porteremo anche le nostre famiglie al Municipio, manifesteremo in maniera pacifica, ma ferma. Sia chiaro un aspetto: noi non abbiamo nulla contro i delfini. Sottolineiamo soltanto che c'è un problema e va risolto, anche dichiarando lo stato di calamità naturale", dice il presidente del consorzio Salvatore Rijtano.
Una speranza è quella proposta dagli ambientalisti: un dissuasore da mettere a bordo delle imbarcazioni per allontanare i delfini. Un test che dovrebbe partire a maggio, ma che raccoglie lo scetticismo dei pescatori delle isole. Monica Blasi, presidente di "Filicudi Wildlife Conservation", sostiene che "l'associazione ha già ottenuto un finanziamento per testare gli apparecchi". La crisi della categoria nelle Eolie è grave: il consorzio parla di un fatturato in calo del 75% proprio a causa dei delfini che si avvicinano alle barche e mangiano il pesce prima che venga raccolto.