Purtroppo la situazione si aggrava, con molto fango in entrata anche nei laghi Rosamarina e Scansano. Raggiunta quota di torbidità di 150.000 NTU (l’acqua potabile è al massimo con 5 NTU).
Sarebbe troppo pericoloso per la salute immettere questa acqua che è praticamente fango nella rete cittadina.
Stiamo garantendo acqua solo a scuole, ospedali e caserme.
Queste le parole del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. Le abbondanti piogge dello scorso fine settimana hanno avuto pesanti ripercussioni sull’erogazione idrica. L’Amap ha gravi difficoltà a rendere potabile l’acqua, per il fermo impianto del potabilizzatore Cicala e dell’acquedotto Jato. Le acque sono molto torbibe.
“Fin da questa mattina è stato sospeso il prelievo delle acque dall’invaso Rosamarina per un forte aumento dei valori di torbidità delle acque prelevate dall’adduttore ovest con una ulteriore riduzione delle portate immesse in rete di circa 700 litri al secondo”, si legge in una nota. I parametri di torbidità delle fonti sono costantemente sotto controllo considerata l’eccezionalità degli eventi, non possono farsi delle previsioni di superamento dell’emergenza a breve termine”.
Ecco qual è la situazione in diverse zone della città:
Zone con forti disservizi o assenza erogazione: Arenella, Vergine Maria, Mondello, Partanna, Zen, Pallavicino, S. Lorenzo, Strasburgo, Cruillas, Uditore, Calatafimi, Boccadifalco-Baida, Borgo Molara. Nelle altre zone della città si potranno verificare forti disservizi nelle prossime 48 ore: Cep, Libertà, Politeama, Borgo Nuovo, Roccella, Bonagia-Falsomiele, Ciaculli, Zisa, Monte Pellegrino, Brancaccio-Settecannoli, Bandita-Favara, Passo di Rigano, centro storico, Oreto- Stazione.
Ed ecco la situazione nei comuni limitrofi: