L’Etna non si placa. Il vulcano, dalle 22 di ieri, ha dato il via al suo 16esimo parossismo dallo scorso 16 febbraio. La nottata delle località limitrofe è stata accompagnata da esplosioni, fontane di lava e forti boati. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha registrato da quell’ora un’intensificazione dell’attività di fontana di lava dal cratere Sud-Est, iniziata poco prima in modo lieve. Ecco tutti i dettagli sull’evoluzione dell’eruzione dell’Etna del 24 marzo 2021.
Alle ore 2,37 è fuoriuscito un flusso piroclastico e dal cratere si Sud-Est sono nate due colate. Una, ben alimentata, verso la Valle del Bove, che ha raggiunto una quota tra i 1900 e 1800 metri circa. Un’altra, meno alimentata, in direzione Sud, attestatasi in area sommitale. Dal punto di vista sismico, l’incremento dell’ampiezza del tremore vulcanico ha raggiunto valori molto alti. La situazione è tenuta costantemente sotto controllo dagli esperti dell’INGV – Osservatorio Etneo, che forniscono notizie aggiornate. L’Aeroporto di Catania Fontanarossa ha interdetto un settore dello spazio aereo: «A causa dell’attività eruttiva dell’Etna – spiegano dallo scalo etneo – e contestuale ricaduta di cenere vulcanica, un settore dello spazio aereo è interdetto e non consente di effettuare le procedure di decollo e atterraggio. Inoltre la pista dello scalo aeroportuale è al momento chiusa perché contaminata: è in corso l’attività di pulizia e bonifica».