I primi turisti arrivati alle Isole Eolie hanno potuto godere di uno spettacolo molto particolare. La nuova eruzione dello Stromboli, iniziata ieri, ha portato la lava fino in mare. Diverse imbarcazioni, tra cui yacht e gommoni, si sono riversati con i vacanzieri a bordo dove era visibile l’evento, lungo la Sciara del fuoco. Stando agli ultimi aggiornamenti forniti dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Osservatorio Etneo), l’attività continua. Il sorvolo effettuato dai vulcanologi con l’elicottero dei Vigili del Fuoco ha accertato che “il flusso piroclastico si è originato dal collasso del fianco del cratere nord, che ha prodotto un trabocco lavico che si sta riversando lungo la Sciara del fuoco, fino a raggiungere la linea di costa”. Il direttore generale della Protezione Civile, Salvo Cocina, ha spiegato che la nube piroclastica è giunta fino in Calabria.
Lo Stromboli è uno dei vulcani attivi della Sicilia. Fa parte dell’arco Eoliano ed è anche uno dei vulcani più attivi del mondo. La sua attività si caratterizza per esplosioni regolari, causate dallo scoppio di bolle di gas che risalgono più velocemente del magma circostante. Gli episodi eruttivi avvengono con intervalli che variano da minuti a diverse ore. L’attività “ordinaria” si verifica a una quota di 750 m.s.l.m. dalle diverse bocche presenti nell’area craterica. Si tratta, generalmente, di esplosioni intermittenti di media energia, ben separate tra loro. Emettono lapilli, ceneri vulcaniche e blocchi litici, con altezze che variano da poche decine di metri fino ad alcune centinaia. I parossismi sono le manifestazioni più energetiche dello Stromboli. Consistono in violente e improvvise esplosioni, durante le quali avviene l’emissione sostenuta di scorie incandescenti, ceneri, bombe e blocchi litici a distanze considerevoli. In alcuni casi raggiungono le zone abitate. Foto: Eruzione dello Stromboli del 2014 – Unukorno – Creative Commons Attribution 3.0 Unported.