Sono una ventina le persone rimaste ferite nell’esplosione al mercatino di Gela avvenuta ieri. La Procura si accinge a iscrivere nel registro degli indagati, come atto dovuto, il proprietario del furgone Iveco 50, attrezzato per la vendita di polli allo spiedo e patatine fritte, a bordo del quale è avvenuta la deflagrazione di una bombola di gpl. Le persone sono rimaste ferite a causa dello scoppio, delle fiamme e dell’olio bollente. Sei sono ricoverate in codice rosso e prognosi riservata, nei centri grandi ustionati della Sicilia. Quattro persone sono al Cannizzaro di Catania, due al Civico di Palermo, in condizioni stazionarie.
Tra i quattro pazienti portati a Catania ci sono il proprietario del camioncino e la sua aiutante: quest’ultima ha ustioni su quasi la metà della superficie corporea e una ferita a un occhio. L’altro collaboratore, che ha 14 anni, è stato trasferito a Palermo, così come una donna all’ottavo mese di gravidanza. La donna ha riportato ustioni di primo, secondo e terzo grado al viso e alle braccia, ma la creatura in grembo non ha, per fortuna, subito conseguenze.
Una persona ustionata sarebbe ricoverata a Caltanissetta, un’altra a Gela. Tutte le atre sono state medicate e dimesse. Sono in corso indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Stava per scoppiare una seconda bombola, che si era già deformata.