Almeno due esplosioni sono avvenute nella linea blu della metropolitana di San Pietroburgo, in Russia. Lo scoppio principale si sarebbe verificato all’interno di un vagone nella stazione di Sennaya Ploshchad, mentre una seconda esplosione è stata segnalata al Teknologicheskiy Insitut che è la fermata della metro successiva. Secondo fonti ufficiali ci sono 10 vittime, tra cui bambini. Un portavoce del governatore della città parla di 50 feriti. Tutte le stazioni della metropolitana sono state chiuse.
Attualmente sono in corso le operazioni di evacuazioni dei passeggeri. In una foto si vede un vagone della metropolitana parzialmente sventrato. In un filmato diffuso in rete si notano bulloni vicino a un vagone della metro. Secondo la stampa russa si tratta di più ordigni da circa 200-300 grammi di tritolo. L'agenzia di stampa russa Ria Novosty scrive che il presidente Vladimir Putin è stato informato ed è in costante contatto con le autorità.
"I motivi al momento non sono chiari, non escludiamo nessuna pista: né quella criminale, né quella terroristica" ha dichiarato Putin, sottolineando che le indagini "sono in corso". Il presidente russo si trova a San Pietroburgo dove dovrebbe incontrare il suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko.
La Russia è da tempo nel mirino dei ribelli ceceni che in passato hanno minacciato attacchi. Nel 2010 38 persone vennero uccise da un duplice attentato kamikaze nella metropolitana di Mosca. Nel 2004 almeno 330 persone di cui la metà bambini vennero uccisi nell’assalto a una scuola di Beslan nell’Ossezia del Nord. Nel 2002 120 vennero uccisi nel teatro Dubrovka di Mosca.