News

Ester Pantano: «Se la mia Sicilia è indietro, è perché a molti fa comodo»

La seconda stagione di Màkari è appena terminata, ma già si guarda al futuro, con la possibilità di una terza. Tra i protagonisti c’è Ester Pantano, che ha dato un volto a Suleima, fidanzata di Saverio Lamanna (Claudio Gioè). Intervistata da Rolling Stone, l’attrice siciliana ha parlato della sua carriera e del suo legame con la terra d’origine.

Ester Pantano, Suleima di Màkari

Ester Pantano ha trascorso l’estate a New York, per perfezionare ballo e recitazione. Adesso è a Parigi, ma è già pronta a partire di nuovo. Dopo il successo di Imma Tataranni 2, ha conquistato il ruolo di co-protagonista in Màkari, tornando con la seconda stagione. Adesso è entrata nel cast del sequel di Diabolik.

A Rolling Stone l’attrice rivela: «È un momento davvero bello e molto ricco per me: ho lavorato tanto per arrivare fino a questo punto e sto iniziando a raccogliere i primi frutti. Mi sento colma di gratitudine». Nel corso dell’intervista non può mancare un riferimento al mitico Piccionello di Màkari e alle sue magliette iconiche: «Spero che le trasformino in un brand: andrebbero a ruba. Così peraltro le avrei finalmente anch’io!», dice Ester.

Leggi anche

Claudio Gioè e la sua Sicilia: «Quando vivevo a Roma, cercavo al mercato i tenerumi»

Il personaggio di Suleima si è molto evoluto: «L’originalità della serie – dice a proposito di Màkari – sta proprio nel non giocare sul classico triangolo amoroso, alla “lei, lui e l’altro”. Il vero triangolo è con il proprio lavoro ovvero tra Suleima, Saverio e il desiderio di diventare architetto».

Parlando del suo personaggio, Ester Pantano rivela: «Mi piacerebbe recitare nel ruolo della mamma che finora, per ragioni di età, non mi hanno ancora assegnato. Inoltre sarebbe un bel modo per dimostrare che, se lo si vuole, si può fare tutto: figli, famiglia, lavoro».

Leggi anche

Màkari chiude alla grande: il finale di stagione vince la sfida degli ascolti

“Sicilia terra ricchissima che potrebbe essere all’avanguardia”

Tra l’attrice è la Sicilia sembra esserci un forte legame: «A Catania – racconta – insieme ad altre persone, gestisco un cinema d’essai: si chiama King, è un locale storico della città, ed è frequentato da persone che non vogliono semplicemente consumare qualcosa. Vengono lì per condividere una passione comune e confrontarsi dopo la visione del film».

A proposito della sua terra d’origine, l’attrice spiega: «La Sicilia è una terra ricchissima che, se solo lo volesse, potrebbe essere all’avanguardia. Il problema è che alcuni siciliani non vogliono vedere quello che hanno, preferendo coltivare un atteggiamento esterofilo».

Quindi aggiunge: «Permettiamo agli altri di dirci quello che dobbiamo o possiamo fare, mentre basterebbe pochissimo per emergere da soli e fare la differenza. Invece non lo facciamo. Se la mia regione è indietro è perché a molti fa comodo che rimanga indietro».

Da qui, la conclusione: «Il mio più grande desiderio è un cambio di passo: spero che delle menti lucide inizino a fare da traino a un cambiamento sociale e culturale».

Redazione