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"Grazie, avete estirpato il cancro lampedusano". È riprovevole la scritta apparsa su alcuni muri (foto Adnkronos) di Lampedusa all'indomani della sconfitta di Giusi Nicolini, il sindaco dell'isola battuta da Salvatore Martello. Le offese sono state cancellate subito da alcuni abitanti. Subito dopo la sconfitta, Giusi Nicolini aveva detto a caldo: "Abbiamo creduto che fosse necessario andare avanti e invece si è deciso di tornare indietro. È possibile che non siamo stati capaci di far comprendere ai nostri concittadini tutto questo? È molto più probabile che la legalità, la sostenibilità ambientale, il forte cambiamento impresso nell’azione amministrativa, abbiano ottenuto il risultato di compattare interessi che vogliono ostacolare il futuro diverso che stavamo costruendo. Lo vedremo, lo vedranno".

E nella notte le scritte contro l'ex sindaca che in questi giorni ha ricevuto la solidarietà di molti politici, soprattutto del Pd, tra cui il segretario Matteo Renzi, ma anche semplici cittadini. "Vorrei dire grazie a Giusi Nicolini. In questi anni lei è stata un punto di riferimento per molti in Italia e in Europa, impegnata in una difficile sfida culturale: far capire che i valori non si barattano con la paura. Giusi ha perso a Lampedusa, succede. In politica si può vincere, si può perdere. Ma la qualità dei rapporti umani non vengono mai meno. Grazie Giusi per la tua testimonianza di questi anni", ha scritto Renzi su Facebook. E annuncia: "Lavoreremo ancora nel Pd, avanti, insieme". L'ex Presidente del Consiglio aveva anche voluto Giusi Nicolini alla Casa bianca, alla cena con il presidente degli Stati Uniti Obama, insieme ad altre eccellenze italiane con Giorgio Armani e Roberto Benigni.