Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Etna Comics sarà in programma dall’1 al 4 giugno al centro fieristico Le Ciminiere. Il  manifesto è stato conservato per 3 lunghi anni. Il  capolavoro firmato da Milo Manara, infatti, è nato nel 2020. Scopriamo, di seguito, il motivo.

Perché il manifesto di Milo Manara e stato conservato per 3 anni?

Milo Manara firma, il celebre fumettista altoatesino, firma  il manifesto di Etna Comics 2023. Il maestro del fumetto mondiale torna nel capoluogo etneo come ospite d’onore del festival internazionale della cultura pop dedicando a sant’Agata l’immagine simbolo di quest’anno. Lo sguardo rivolto al cielo e una bellezza eterea, avvolta negli abiti rossi e azzurri, come i colori della sua città. In realtà questo manifesto è nato 3 anni fa in occasione della celebrazione della decima edizione di EtnaComics, ma a causa delle restrizioni causate dalla Pandemia è rimasto conservato per 3 lunghi anni in attesa della fine definitiva di un triste momento storico.

La tredicesima edizione di Etna Comics

Etna Comics, giunta alla sua tredicesima edizione, nota per essere il più grande Festival del sud Italia, rappresenta ormai da 13 anni un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di fumetti, cinema, cinema d’animazione, serie TV, gioco e videogioco, ma anche musica, collezionismo, spettacoli, concerti, cultura tradizionale giapponese e tanto altro ancora.

etna comics 2023

Il manifesto di Milo Manara per Etna Comics 2023

Antonio Mannino: “Milo Manara ha interpretato il nostro pensiero”

“Milo Manara ha interpretato quello che è il nostro pensiero – dice Antonio Mannino Direttore Generale e Artistico di EtnaComics – senza voler raccontare la storia di Agata, ma raffigurarla come simbolo del Capoluogo Etneo”. Presenti alla svelata del nuovo manifesto di Etna Comics anche Gianluca Impegnoso, vice direttore generale e artistico e parte dello staff tecnico del Festival. Inizia il conto alla rovescia verso l’1 giugno data di apertura della kermesse internazionale, Etna Comics.

Chi è Milo Manara?

Quarto di sei fratelli, è nato a Luson, in Alto Adige, ma ha vissuto sin dalla giovinezza a Verona (tuttora risiede a Sant’Ambrogio di Valpolicella). Studia presso il liceo artistico di Verona, successivamente si iscrive alla facoltà di Architettura di Venezia senza conseguire però la laurea. Più tardi si accosta alla pittura per poi abbandonarla in maniera polemica. Numerose sono le storie brevi realizzate da Manara, soprattutto nei primi anni della sua carriera e nelle quali l’autore talvolta raggiunge un ottimo equilibrio con risultati decisamente pregevoli, mentre altre volte si adagia su storie più banali e meno significative.

Manara e Fellini

Manara conobbe Fellini nel 1983, con il tramite del giornalista televisivo Vincenzo Mollica, esperto di fumetti e critico cinematografico. Nacque quasi subito una sincera amicizia inizialmente disinteressata a qualsiasi forma di collaborazione artistica. Solo nel 1986 Manara illustrò la sceneggiatura di Fellini Viaggio a Tulum, pubblicata, nel mese di maggio, sulla terza pagina del Corriere della Sera. Da questa sceneggiatura nacque il fumetto Viaggio a Tulum, pubblicato sulla rivista Corto Maltese. Nel 1992 Il Grifo pubblicò la prima parte della seconda collaborazione fumettistica fra i due: Il viaggio di G. Mastorna, detto Fernet. Quando usci il fumetto per errore nell’ultima tavola comparve la parola “fine”, mai utilizzata da Fellini in nessuno dei suoi film, perché il regista non voleva porre una conclusione all’illusione del cinematografo. Fellini interpretò quella parola “fine” come un segno del destino e pose fine alla realizzazione delle altre due parti, di cui doveva essere composto il fumetto di cui rimangono solo monche sceneggiature e sparuti bozzetti.

Articoli correlati