Grande successo per l’Etna Doc. Dopo un anno 2021 che ha rappresentato la ripresa, il 2022 certifica in modo chiaro l’ottimo stato di salute del vino prodotto alle pendici del vulcano siciliano.
La conferma arriva numeri relativi all’imbottigliato dell’anno solare 2022, analizzati e diffusi dal Consorzio di Tutela Etna Doc. Nell’anno che abbiamo appena concluso sono 43.651,09 gli ettolitri di vino imbottigliati, pari a poco più di 5,8 milioni di bottiglie: una crescita del 28,68% rispetto al 2021.
Il dato, confrontato con il 2019 (cioè l’ultimo anno prima dell’inizio della crisi pandemica, che si era concluso con risultati positivi), sale al 34,6%.
“Se gli ottimi dati del 2021 potevano essere visti come un normale rimbalzo rispetto all’anno precedente, flagellato dall’inizio della pandemia, grazie soprattutto alla riapertura del mondo Horeca, quelli relativi al 2022 certificano ora in modo inconfutabile la grande e costante crescita della richiesta sia sul mercato nazionale che internazionale“, commenta Francesco Cambria, presidente del Consorzio Tutela Vini Etna Doc.
“Al di là dell’andamento generale e delle differenze presenti nelle singole tipologie della nostra denominazione, emerge un aspetto che probabilmente è quello che più di tutti ci riempie di orgoglio e dona grande fiducia per il futuro: la credibilità”, aggiunge.
“I nostri vini sono riusciti a conquistarsi una posizione di grande prestigio all’interno del mercato locale, nazionale e anche nei principali Paesi dell’export grazie a scelte oculate da parte di tutta la base produttiva, che puntano a preservare la qualità e la tipicità del nostro terroir“.
Andando, poi, nel dettaglio delle varie tipologie, l’Etna Rosso (che rappresenta poco più del 50% dell’imbottigliato complessivo), cresce del 28,36%, pari a 23.365,31 ettolitri.
La seconda tipologia più imbottigliata è l’Etna Bianco, che cresce del 28,08 (pari a 14.366,09 ettolitri). Spiccano, sebbene i numeri complessivi siano più piccoli, le ottime performance di due tipologie sempre più richieste e apprezzate dai consumatori.
La prima è l’Etna Bianco Superiore, le cui uve devono provenire esclusivamente dal Comune di Milo sul versante Est del vulcano, che cresce del 67,19% con 746,48 ettolitri imbottigliati. La seconda l’Etna Rosato, salito del 45,53% con 3.880,61 ettolitri imbottigliati. Sempre in crescita, ma comunque stabile, l’Etna Spumante, con un 5,85% e 792,65 ettolitri imbottigliati.
Sono soltanto due le tipologie con segno meno: Etna Rosso Riserva 26,30% con 146,87 imbottigliati, ed Etna Spumante Rosato, -19,73% con 353,08 ettolitri imbottigliati. Va comunque sottolineato che questi ultimi numeri derivano più da singole scelte produttive, che non dal mercato.