L’Etna si imbianca ed è subito caccia alla foto perfetta. Stamattina il vulcano siciliano si è svegliato coperto da un candido manto di neve, complici l’abbassamento delle temperature e il maltempo di questi giorni. Nelle ultime ore, la Sicilia ha dovuto fare i conti con un repentino abbassamento delle temperature, che ha portato i suoi abitanti dalle maniche corte ai vestiti più adatti al freddo, senza passaggi intermedi.
Dopo le Madonie, dunque, è toccato anche all’Etna imbiancarsi: la neve è caduta in queste ore, anche a quote relativamente basse, stando a quanto si vede dalle fotografie condivise sui social. È l’occasione perfetta, dunque, per quanti amano trascorrere le giornate all’aperto, immersi nella natura. Non si può, naturalmente, parlare dell’inizio della stagione sciistica: per quella c’è ancora un po’ di tempo. Una piacevole sorpresa, che rende più sopportabili le temperature basse, che poco piacciono a noi siciliani.
L’etimologia del nome Etna è da sempre dibattuta. Sembrerebbe derivare dal toponimo Aἴτνα (Aitna), nome che fu attribuito alle città di Katane e Inessa e che deriverebbe dal verbo greco αἴθω (aíthō), cioè “bruciare”. L’Etna era infatti conosciuto dai greci come Αἴτνη (Aítnē) e dai romani come Aetna. Non è comunque esclusa la possibile origine indigena del termine, attribuendolo al sicano *aith-na (“ardente”), comunque derivante dalla radice protoindoeuropea *ai-dh (“bruciare; fuoco”).
Gli scritti in lingua araba si riferivano a esso come Jabal al-burkān (montagna del vulcano) o Jabal Aṭma Ṣiqilliya (“montagna somma della Sicilia”) o Jabal an-Nār (“montagna di fuoco”); questo nome fu più tardi mutato in Mons Gibel, letteralmente “monte Gibel”(dal latino mons “monte” e dall’arabo jabal (جبل) “monte”), da cui il siciliano Mungibbeḍḍu, reso poi in italiano come Mongibello (o anche Montebello).
Il nome Mungibeḍḍu è rimasto in uso comune per molto tempo e qualcuno continua a chiamare l’Etna con tale appellativo. Le popolazioni locali per indicare l’Etna vi si riferiscono anche semplicemente con il siciliano “a muntagna” semplicemente nel suo significato di montagna per antonomasia.
Foto in pagina di Alfredo Longhitano e Giuseppe Pappa – Foto in evidenza di Gino Calleri (Fonte pagina Facebook Sicilia)