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L’Etna è cresciuto ancora. La nuova vetta del vulcano siciliano è ora nel Cratere Voragine, a una quota di 3369 m. Il precedente record era stato stabilito tre anni fa: il 10 agosto del 2021 il Cratere di Sud-Est aveva ufficialmente superato in altezza quello di Nord-Est, che aveva mantenuto il primato dalla fine degli anni Settanta del secolo scorso. Dopo una serie di elaborazioni e correzioni dei valori dati inizialmente, quell’altezza è stata calcolata a 3347 m. Da allora, il Cratere di Sud-Est è cresciuto ancora, l’ultima volta nel corso del parossismo dell’1 dicembre del 2023, raggiungendo un’altezza di 3354 m. Poi, per sei mesi, il vulcano era rimasto in uno stato di calma.

A metà del mese di giugno del 2024 ha avuto inizio una debolissima attività stromboliana all’interno del cratere Voragine, in uno dei conetti piroclastici che avevano riempito questo cratere tra il 2019 e il 2021 e che era rimasto “in silenzio” per oltre tre anni.

Nelle tre settimane successive, si è osservato un progressivo aumento nell’intensità dell’attività e, dal 28 giugno, all’attività stromboliana si è aggiunta l’emissione di piccole colate di lava, che si sono riversate nell’adiacente cratere Bocca Nuova. Come confermato dall’INGV, è cresciuto un nuovo cono intorno alle bocche in attività esplosiva, che in pochi giorni ha raggiunto un’altezza di diverse decine di metri sopra il punto in cui era iniziata l’attività.

La nuova vetta dell’Etna osservata il 9 luglio 2024. Credit: INGV

La sera del 4 luglio, l’attività eruttiva alla Voragine si è rapidamente intensificata, fino a produrre fontane di lava, con la formazione di una colonna eruttiva alta alcuni chilometri. Questo episodio ha avuto una durata di oltre 7 ore e ha cambiato la morfologia dell’area sommitale. Se, infatti, il conetto piroclastico che era cresciuto durante i giorni prima del parossismo è stato distrutto, sugli orli della Voragine, invece, è avvenuto un accumulo notevole di materiale piroclastico.

I rilievi del team del Laboratorio di Cartografia e droni dell’INGV-Osservatorio Etneo, il 5 luglio hanno rilevato che l’orlo orientale della Voragine si era innalzato di 107 m, raggiungendo la stessa altezza del Cratere di Sud-Est: 3354 m. Nel corso di questo episodio, molti prodotti delle fontane di lava sono ricaduti nel cratere Bocca Nuova, riempiendo i due grandi pozzi interni e coprendo parte del fondo craterico con una colata di lava.

Arriviamo così alla giornata del 7 luglio quando, nelle ore mattutine, un secondo episodio parossistico ha ulteriormente aumentato lo spessore dei depositi e l’altezza dell’orlo craterico orientale che, secondo i rilievi da drone, si assesta ora intorno ai 3369 m, la più grande altezza mai misurata sull’Etna. L’adiacente cratere Bocca Nuova, inoltre, è stato colmato completamente e dall’orlo occidentale è avvenuto un trabocco lavico che ha alimentato alcuni flussi di lava che hanno raggiunto una lunghezza massima di circa 500 m.

Foto in evidenza: Depositphotos.com.

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