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Facebook censura la lagnusìa di Ficarra e Picone ma poi ci ha chiesto scusa

Caro algoritmo di Facebook c’è un film che ti consigliamo vivamente di ‘vedere’ così da addestrare la tua azione censoria: Nati Stanchi del 2002 (pare passata un’eternità).

Sì, la prima commedia della coppia siciliana che tutto il mondo ci invidia: Ficarra e Picone. Ne hai bisogno perché non puoi ‘sanzionare’ un nostro post, condiviso su Facebook, perché viola gli ‘standard’ della community in materia di contenuti forti e violenti (addirittura).

Certo, Valentino Picone e Salvatore Picarra, che abbiamo ‘usato’ come immagine per ricordare ai nostri lettori il significato di ‘lagnusia‘, in posizione supina e con le mani giunte, può avere ‘scioccato’ la tua sensibilità. Ti assicuriamo, però, che i due sono vivissimi e vegetissimi.

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Però, a onor del vero, su una cosa ci hai azzeccato: il motivo – seppur esasperato – del perché hai condannato quel post all’oblio sui social, abbassandolo nel feed: “manifesta un sentimento di stanchezza“. Beh, sì, ma non come qualità negativa bensì descrittiva di una dote innata di noi siculi: ci piace vivere con calma, senza stress, passo dopo passo, insomma ci piace esistere con la lagnusia come guida. Perché siamo nati stanchi e ci piace esserlo: che ‘camurrìa‘ la vita frenetica, tutta ‘casa e lavoro’, senza dare spazio alle gioie della quotidianità e della tavola soprattutto!

Ok, caro algoritmo di Facebook, dopo che ti abbiamo prontamente segnalato il tuo abbaglio, in pochi minuti ci hai chiesto scusa per “l’inconveniente” e che “il feedback che ci hai fornito ci aiuterà a prendere decisioni migliori sui contenuti potenzialmente sensibili in futuro”, a cominciare dalla lagnusìa di Ficarra e Picone… Tanto ti dovevamo…

Walter Giannò