Il Falsomagro alla Palermitana è una classica ricetta siciliana. Il rito del pranzo domenicale, per me, irrinunciabile! Questa certezza è supportata dai meravigliosi ricordi dell’infanzia e della giovinezza. A volte si andava dai nonni e, ricordo ancora, appena arrivati, venivamo avvolti amorevolmente, da un effluvio di profumi di cibi buoni, semplici, ma festivi…. non si cucinava così ogni giorno!
Mia nonna materna, in effetti, non sapeva granchè cucinare e faceva sempre lo stesso menù: pasta con la salsa di pomodoro, salsiccia arrostita alla brace, patate al forno ma… ognuno di questi piatti, aveva un sapore e un odore che mai più ho ritrovato.
La salsa di pomodoro che preparava lei era buonissima, ristretta, corposa…. la salsiccia, con i semi di finocchio era stupenda e poi…. arrostita alla brace…. ancora adesso, al ricordo, mi viene l’acquolina in bocca!!!! il tutto accompagnato da una “vastedda” (pagnotta) di pane cotto nel forno a legna, lievemente bruciacchiato e cosparso di semi di sesamo. Insomma: meraviglioso!
Noi portavamo il dolce, fatto da mia madre, perchè i nonni erano molto golosi e anche perchè, nel pomeriggio, ci raggiungevano gli zii (fratelli e sorelle di mio padre) con i miei cuginetti e ci ritrovavamo tutti, attorno alla tavola, a conversare, scherzare e mangiare il dolce! Per me, che sono figlia unica, questi momenti di aggregazione familiare erano fantastici e, tutt’ora, indimenticabili!!!
Per questi ricordi e per il significato che hanno per me, da sempre, nella mia piccola famiglia, rinnovo questo rito domenicale, preparando dei piatti, non necessariamente elaborati, ma cucinati con una cura maggiore, con più tempo, per festeggiare la famiglia che, finalmente, si riunisce a tavola senza fretta, insieme.
Uno dei piatti che mi piace proporre è il famoso Falsomagro alla Palermitana (Bruciulini).
Si tratta di un enorme involtino, ricavato da una fetta di almeno un chilo tagliata sapientemente dal vostro macellaio, che viene farcita di ogni ben di Dio, e quindi “falso magro” e poi arrotolato e legato, cotto nel coccio in un letto di cipolle.
chi più ne ha, più ne mette…. secondo i propri ricordi e le proprie tradizioni familiari e territoriali.
Io lo farcisco con una frittata, molto sottile, dove ho inserito dei cipollotti lievemente soffritti in olio d’oliva, gli spinaci saltati al burro tritati, mortadella e caciocavallo ragusano fresco oppure formaggio svizzero.
Ve lo consiglio perchè è una gioia per gli occhi e per il palato…come tutti gli stracotti ci vuole un pò di tempo ma, l’attesa, viene ripagata dal sublime profumo che pervade la casa e che vuol dire “Festa”.
Ingredienti per 6-8 persone
Procedimento
Adesso assemblate il Falsomagro.
Buon appetito!