Il viaggio alla scoperta della Sicilia ci porta oggi in uno dei suoi borghi più famosi. Sambuca di Sicilia è stata fondata nel IX secolo ed è stata premiata come Borgo più Bello d’Italia. Il quartiere saraceno è il più antico e sotto ogni edificio si trovano grandi cave di pietra, le purrere. Per conoscere meglio questi luoghi, vi mostriamo un video realizzato da Le Vie dei Tesori, che ci porta alla scoperta della purrera di piazza Saraceni, una delle poche accessibili. Siamo a 12 metri di profondità. In queste profonde cave di tufo, in età medievale, si estraeva il materiale per le case, che si costruivano sul luogo. Si è creata, così, una fitta rete sotterranea di cunicoli e grandi stanze. Oggi si può solo immaginare l’estensione di questa città sotterranea.
In questi spazi, intorno al 1300-1400 furono rinchiusi i saraceni, che vi finirono i loro giorni. La presenza dei saraceni alimentò alcune credenze popolari. Negli anni, in questa piccola casbah intorno al castello di Zabut, durante la notte si avvistavano dei fantasmi, alcuni dei quali vestiti da saraceni a cavallo, che sparivano tra un vicolo e l’altro. I sambucesi, spaventati, realizzarono nel costone roccioso accanto al castello, intorno al 1550, la piccola cappella dedicata alla Madonna della Scala o della Scalilla. Lì pregavano, per allontanare i fantasmi. Intorno al 1800 la via principale del quartiere venne chiamata via Fantasma, a memoria di questo. sul finire del 1500 è stata costruita attorno alla cappella una chiesa.
Le cave di pietra sono luogo del racconto, del mistero e anche del presente e dell’imprenditoria. Qui, infatti, Le Strade del Vino hanno allestito nel 2016 l’enoteca dei rossi e nel 2025 il miglior rosso verrà premiato: un rosso che arriva dalle cave di pietra, dove un tempo vivevano i fantasmi.