Il falsomagro (farsumagru o bruciuluni) è una tipica ricetta siciliana. Si tratta di una braciola ripiena di carne, uova, formaggio, aglio e prezzemolo, un piatto ricco e gustoso, introdotto in Sicilia dalla Spagna, nel Quattrocento. Fa parte della tradizione palermitana, ma si è poi diffuso in tutta l’Isola. Oggi vogliamo omaggiare questo piatto, parlando dell’origine del suo nome.
Il termine farsumagru nasce dall’unione di due parole ed è quasi certamente di origine francese. “Falso” deriva dal francese “farce”, cioè farcia”. In francese si pronuncia fars, quindi nel tempo può essere diventato “farsu”. Stando a questa ipotesi, si può tradurre “falsomagro” come “carne magra con farcia”. Esiste anche un’altra teoria, però, legata all’aggettivo “farsu” da intendersi in siciliano come “falso”, “ingannevole”.
L’aspetto del falsomagro può essere ingannevole, perché all’esterno è un rotolo di carne stretto e lungo, ma soltanto quando si taglia a fette rivela la sua natura fatta di un corposo ripieno. Il piatto, dunque, è un falso magro, perché sembra magro ma non lo è.
Ancora, c’è un’ulteriore interpretazione, dal francese “farce magre”, cioè “farcia magra”. In questo caso, si potrebbe giustificare con il fatto che, almeno in origine, i ripieni non erano a base di alimenti così grassi, come salumi.
Anche in questo caso, dunque, si conferma la ricchezza della lingua siciliana. Qualunque sia l’origine del nome farsumagru, una cosa è certa: la sua bontà è fuori discussione!