Oggi vogliamo rendere omaggio alla tradizionale cucina siciliana, quella che ha radici povere, ma è ricca di gusto. Parliamo di una ricetta che pochi di voi conoscono ma che, invece, dovrebbe proprio tornare in auge. Avete presente quando vi viene voglia di uno snack un po’ sfizioso, ma non volete accontentarvi delle solite proposte? Ecco, avete trovato ciò che fa per voi: le fave fritte. Sì, avete letto bene: sono le fave secche, che vengono fritte.
I legumi, lasciati in ammollo per il tempo necessario, vengono tuffati nell’olio caldo. Diventano così, dorati e croccanti e, per completare il tutto, vengono conditi con erbette aromatiche. Vi avvertiamo: uno tira l’altro. Se avete voglia di cimentarvi nella preparazione, vi consigliamo di leggere bene tutti i passaggi e, soprattutto, di pensarci per tempo. Dato che non si tratta di fave fresche, potete cucinarle durante tutto l’anno. Possono essere un aperitivo molto sfizioso da proporre agli amici, ricco di gusto e anche nutriente.
Le fave, come molti legumi, hanno costituito a lungo una fonte di sostentamento fondamentale per le classi meno abbienti. Si tratta della cosiddetta “carne dei poveri“, quella che, una volta, sopperiva alla mancanza di materie prime costose. Dato che le fave fritte sono facili da trasportare, accompagnavano i braccianti durante le lunghe giornate di lavoro. Si legano, in particolare al territorio del Catanese, ai piedi dell’Etna, ma sono diffuse un po’ in tutta la Sicilia. Siete curiosi di prepararle anche voi? Ecco ingredienti e procedimento.
Ingredienti
Procedimento
Buon appetito!