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Il Guardian approda a Favignana alla ricerca di Ulisse: “Isola piena di meraviglie”

Un “segreto ben custodito“: è così che viene presentato l’arcipelago delle Egadi sul Guardian. La testata britannica è tornata in Sicilia e stavolta lo ha fatto per raccontare la bellezza dell’isola di Favignana. La giornalista Laura Coffey spiega che pochi sanno che “queste isole magiche hanno ispirato le terre fantastiche dell’Odissea, il racconto di viaggio più antico d’Europa”.

Coffey ha scelto Favignana, “l’isola piena di meraviglie” seguendo i luoghi epici del viaggio di Ulisse: “appena ho messo piede qui, mi sono innamorata perdutamente“. Si narra che qui si sarebbe fermato l’equipaggio di Ulisse prima dell’incontro con i Ciclopi, per riposarsi. Dal passato al presente, la giornalista del Guardian esplora l’isoletta in bici, passando dalla splendida Cala Rossa, una delle spiagge più celebri della Sicilia, e anche da Lido Burrone, Bue Marino e Cala Azzurra.

Cala Rossa a Favignana

Non manca una tappa al museo nei pressi del porto, dove apprendere anche un po’ di storia, con la tonnara dei Florio e la lavorazione del pescato, nonché il “rito” della mattanza. L’impianto ha chiuso i battenti ormai da tempo, ma le prove della tradizione della pesca del tonno sono sparse in tutto il centro abitato.

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Favignana, “isola mitica nella vita reale”

Partendo dalle curiosità sull’Odissea, il Guardian spiega che “alcuni pensano che la Sicilia fosse l’isola del dio sole, Samuel Butler, romanziere vittoriano, credeva che Marettimo, l’isola più remota dell’arcipelago delle Egadi, potesse essere Itaca, l’isola natale di Ulisse, il luogo stava cercando disperatamente di ritornare”.

Tra una ricerca e l’altra, la giornalista si gode anche il “dolce far niente”, tra brioche con il gelato, drinks e cucina tipica. “Per me Favignana non è un posto dove correre. Per apprezzare le sue meraviglie è necessario rallentare e trascorrere un po’ di tempo qui”.

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Quindi conclude: “Sembra molto più l’isola di Circe, un luogo di magici incantesimi piuttosto che un posto dove cacciare le capre. Tutte le teorie geografiche sembravano piuttosto soggettive, quindi perché non inventarne una mia? Mi sono sdraiata al sole e ho sognato Ulisse che navigava attraverso i mari pericolosi, le dee che si trasformano in uccelli, tutti quegli dei infantili che hanno i loro scoppi d’ira, e ho inviato una piccola preghiera di ringraziamento a tutti quegli antichi dei per essere qui in questo mondo. Isola mitica nella vita reale“.

Foto: Depositphotos.com.

Redazione