Dalla riserva naturale delle Saline di Priolo (Siracusa), gestita dalla Lipu, fino al fiume Mangrove a Umm, nel Quwain, negli Emirati Arabi. Questo il viaggio di un fenicottero siciliano, identificato grazie all’anello presente su una delle sue zampe.
Quattro lettere e un segno di punteggiatura: tanto basta per ricostruire il suo lungo viaggio migratorio. Si tratta di un giovane esemplare che, dallo scorso 24 agosto, ha percorso 4.500 chilometri, spostandosi dall’area protetta siracusana a uno dei sette emirati.
Il viaggio del fenicottero siciliano fino agli Emirati Arabi
Ha spiccato il volo il 24 agosto e il 24 novembre è stato fotografato da Laurent Esselen. Poche ore dopo è giunta una richiesta di informazioni all’Ispra, per saperne di più. Un viaggiatore intraprendente, che ha suscitato curiosità anche nello sceicco Maijd bin Saud Al Mualla, ministro del Dipartimento del turismo e dell’archeologia dell’UAQ (uno degli stati degli Emirati Arabi Uniti).
Secondo quanto spiegati dagli esperti dell’Ispra, i fenicotteri siciliani non conoscono confini. Nicola Baccetti, ricercatore, è certo che presto si avrà una lettura dal Lago Nakuru, in modo da chiudere davvero il cerchio della migrazione dell’affascinante specie.
Questo fenicottero siciliano fa parte di un gruppo di 133 giovani fenicotteri, inanellati nel mese di luglio scorso dalla Lipu alle Saline di Priolo, in provincia di Siracusa. Da quel momento, i giovani fenicotteri si sono dispersi tra varie zone umide del Mediterraneo.
I fenicotteri della Sicilia non conoscono confini
Ne sono stati avvistati sul lago di Burano, una zona umida costiera della Toscana, ma anche sul lago salato Atanasovsko, situato a nord della città di Burgas, in Bulgaria. Il 2021 è il settimo anno di nidificazione del fenicottero in Sicilia. La Riserva Naturale Saline di Priolo, diretta da Fabio Cilea, è l’unico sito siciliano con una popolazione nidificante di questa specie. Solo quest’anno si sono riprodotte ben 481 coppie nella piccola area protetta, che rappresentano il secondo contingente più numeroso che abbia mai nidificato nelle saline di Priolo Gargallo.
«Che uno dei nostri giovani fenicotteri potesse essere osservato a molte migliaia di chilometri dal luogo di nascita in Sicilia era un evento che, prima o poi, ci aspettavamo si verificasse – ha detto Marco Gustin, responsabile Specie e ricerca della Lipu –. I giovani di questa specie possono infatti spostarsi non soltanto nelle tipiche zone umide costiere del Mediterraneo, luogo abituale di frequentazione per i fenicotteri, ma anche, come accaduto anche ad altri giovani soggetti nati in Francia e Spagna, raggiungere i luoghi più remoti verso Est come Iran, Turchia e la penisola araba».