Nuova fermata ferroviaria di Aci Castello, avanza l’iter per la realizzazione. L’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, ha illustrato il progetto di fattibilità tecnico-economica dell’opera, insieme ai tecnici di Rete Ferroviaria Italiana. Il valore è di 8,5 milioni di euro.
Tornano i treni ad Aci Castello
Illustrando lo stato di avanzamento del progetto, Falcone ha spiegato: «Ci eravamo trovati di fronte a una situazione paradossale: una delle città turisticamente più importanti della Sicilia che vede passarsi davanti i treni senza che si fermino».
«La Regione ha voluto porre rimedio con una scelta storica, finanziando la costruzione di nuova fermata ferroviaria ad Aci Castello nell’area dove sorgeva la vecchia stazione, dismessa e dimenticata da una quarantina d’anni. Poco più di un anno fa eravamo andati in visita sul posto, prendendo un impegno dinanzi a tutta la città che oggi stiamo mantenendo», ha aggiunto l’assessore.
Il progetto della fermata, fra le altre cose, include anche la realizzazione di una banchina lunga 150 metri e di funzionali aree sosta per auto e bici, nonché la riqualificazione urbana degli spazi limitrofi all’opera lungo via Stazione.
«La fermata ferroviaria di Aci Castello – ha detto ancora Falcone – rappresenterà un salto di qualità per l’intera linea Catania-Messina, nell’ambito di una complessiva strategia di rilancio che ci ha visto lavorare su altre nuove stazioni, come la “Cappuccini” ad Acireale e la “Fontanarossa” all’aeroporto».
«Riportare i treni ad Aci Castello significa, inoltre, dare immediato respiro alla viabilità già molto congestionata di tutto il comprensorio, fornendo a pendolari e turisti l’alternativa del trasporto via ferro a circa 500 metri dal centro abitato e dalle attrazioni della costa. Il governo Musumeci ha chiesto a Rfi – conclude l’assessore – di portare celermente il progetto all’esecutività affinché già nel 2023 si possano avviare i lavori».
La stazione di Acicastello era una delle fermate sul vecchio tracciato della linea Messina-Siracusa. Venne dismessa e abbandonata nel 1989. Foto di Eleassar – Own work, CC BY-SA 4.0.