Moto o auto bloccati finché non si pagano i debiti. È il tristemente noto fermo amministrativo, atto attraverso il quale le amministrazioni o gli enti competenti fermano un bene mobile del debitore. Questo finché non riusciranno a riscuotere crediti non pagati come tributi o tasse. Ed è proprio in caso di mancato pagamento della cartella esattoriale nei termini di legge, he il concessionario addetto alla riscossione può disporre il fermo dei veicoli intestati al debitore, attraverso l'iscrizione del provvedimento di fermo amministrativo nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Un'iscrizione che comporta una disponibilità limitata del veicolo, almeno fino a quando il debitore non salderà il proprio debito, cancellandone l'iscrizione al PRA.
Fino a quel momento, tuttavia, il veicolo non potrà circolare (pena la sanzione), non potrà essere radiato dal PRA (quindi né demolito o esportato) e, se venduto successivamente al fermo, non potrà comunque circolare né essere radiato. Ma non è tutto: qualora il debitore non pagasse la sanzione, potrà essere disposta anche la vendita del veicolo.
Domanda: una volta onorato il debito, come si fa a cancellare il fermo? Innanzitutto occorre presentare a un qualsiasi ufficio provinciale del PRA il provvedimento di revoca in originale – rilasciato dal concessionario della riscossione dopo aver saldato il debito per il quale il fermo è stato iscritto – contenente i dati del veicolo, del debitore e l'importo del credito di cui si chiede la cancellazione. Insieme al provvedimento, sarà necessario portare con sé il certificato di proprietà (CdP) o il Certificato di Proprietà Digitale (CDPD), sul cui retro compilare la nota di richiesta, o il foglio complementare. Se non si utilizza il CdP o il CDPD come nota di richiesta, andrà presentato il modello NP-3.
Tutto questo costa 3200 euro (se si utilizza il retro del CdP o il CDPD come nota di richiesta) oppure 48 euro (se si utilizza il modello NP-3 come nota di richiesta). A seguito dell'esito positivo della richiesta, il fermo amministrativo sarà cancellato mentre verrà rilasciato il nuovo Certificato di Proprietà Digitale. Come fare, invece, nel caso l'iscrizione fosse un errore? Se il fermo amministrativo è stato iscritto erroneamente, perché basato su una somma non dovuta dal contribuente, il concessionario della riscossione provvederà a richiedere al PRA la cancellazione gratuita dell'iscrizione del fermo. Se invece il veicolo è stato venduto con atto precedente all'iscrizione del fermo, dopo aver trascritto il passaggio di proprietà al PRA, il concessionario della riscossione, a seguito di comunicazione da parte dell'ACI, provvederà a cancellare gratuitamente il fermo amministrativo dagli archivi del PRA. Il veicolo non sarà quindi soggetto ad alcuna limitazione della disponibilità.
Come si può verificare se il veicolo è stato iscritto per fermo amministrativo? Al costo di 6 euro o tramite servizio online, è possibile richiedere una visura della targa del veicolo all'ufficio provinciale ACI (PRA). Se ci si rivolge a una delegazione ACI o a uno studio di consulenza automobilistica (agenzia pratiche auto), oltre ai costi previsti per legge vanno naturalmente aggiunti i costi per il servizio di intermediazione offerto.