Il gusto della Festa dell’Immacolata in Sicilia: una celebrazione che passa anche dalla tavola. Una tradizione da rispettare, che si festeggia in molti modi. Alcuni piatti non potranno proprio mancare sulle tavole dei Siciliani.
Quando arriva l’8 dicembre (in realtà già dalla sera del 7), arriva un momento dell’anno molto atteso da grandi e piccini. Si inaugurano le festività del mese, che conducono al Natale tra una giocata a carte e un assaggio di trazione.
La Festa dell’Immacolata in Sicilia si celebra in molti modi. I preparativi iniziano già qualche giorno prima e nelle case, così come nelle pasticcerie e nei panifici, si comincia a sentire il classico odore dei dolci tipici del periodo.
Quello che si mangia in occasione di questi appuntamenti non è soltanto relegato all’ambito del cibo: si tratta di un’esperienza sincera, che viene dalla tradizione e che si rinnova nelle ricette tramandate da una generazione all’altra. Si comincia già la sera del 7, in occasione della vigilia, con le tavole imbandite, che rimangono tali anche nella giornata dell’8 dicembre.
Ma quali sono i piatti ai quali proprio non si può rinunciare? Una pietanza che sicuramente non può mancare è lo sfincione, un piatto semplicissimo e buono. Si gusta come antipasto e lo si continua a spizzuliare senza sosta. Tagliato a tocchetti, è troppo invitante per non approfittarne! Anche i cardi in pastella sono un classico della Festa dell’Immacolata in Sicilia, insieme a carciofi e cavolfiori in pastella.
Croccanti e dorati, uno tira l’altro. Rimanendo in tema frittura, grande protagonista è il baccalà fritto. A completare il pasto ci pensano i dolci. Il re indiscusso è il buccellato, con la sua pasta frolla fragrante, che racchiude un ripieno goloso. Non possono mancare sfincette e mustazzoli, così come lo scaccio sempre a portata di mano! – Foto.