Si rinnova l’appuntamento con le feste medievali a Monforte San Giorgio, in provincia di Messina. Appuntamento domenica 27 gennaio con la giornata medievale monfortese, creata e curata dall’associazione Katàbba. Come consuetudine si svolge in prossimità della festa di Sant’Agata.
Nel 1061 che il Gran Conte Ruggero, provenendo da Messina dopo avere conquistato Rometta – Venetico – Roccavaldina, prendeva d’assedio il castello di Munt da Furt, prima di proseguire la sua impresa verso la piana di Milazzo.
A seguito dell’assedio, che durò per un lungo periodo, vennero liberate le Terre di Mon da Furt, rinominate in quello stesso evento dallo stesso Gran Conte Ruggero con il nome di MonsFortius o MonFortis.
L’evento ormai accaduto quasi mille anni orsono, ha lasciato una forte traccia di sé nella memoria della comunità Monfortese, che da allora per ormai 955 anni, festeggia la liberazione delle proprie Terre dai Saracini.
La Tamburinata o Katàbba, si concretizza nel suono delle campane e di un tamburo, che ridottasi ormai a solo 18 ritmi “sequenze” delle 24 originarie, narra dell’avvistamento dei cavalieri a cavallo del Gran Conte Ruggero, del galoppo del cammello “U Camiddu” del Gran Conte che raggiungeva le strade cittadine, la successiva cruenta battaglia tra i Saracini e l’Armata del Gran Conte, il terrore, il silenzio, la disperazione dopo la battaglia, la morte e per finire un crescendo di suoni che ricordano il risveglio la gioia la festa dopo la completa liberazione delle Terre ormai divenute di MonsFortius.
Uno scorcio di storia originale raccontata esclusivamente a memoria d’uomo, che per quasi mille anni nel periodo compreso tra il 17 gennaio e il 5 febbraio, attraverso il suono campane e un tamburo scordato, diffonde la propria storia facendo rivivere principalmente nella memoria dei Monfortesi e di quanti non l’hanno mai ascoltato un periodo storico importante delle Terre di MonsFortius e della nostra Sicilia.