Microscopiche fibre di plastica nell'acqua corrente di tutto il mondo. A rivelarlo è uno studio condotto da Orb Media, organizzazione no profit di Washington, condiviso dal Guardian, in collaborazione con studiosi della State University of New York. I ricercatori hanno analizzato 159 campioni di acqua potabile, raccolta in diverse città di tutto il mondo. Ebbene, il record di acque potabili contaminate da microplastiche spetta proprio agli Stati Uniti, dove la percentuale di fibre dai rubinetti tocca il 94%. Seguono Libano e India.
Per quanto riguarda l'Europa, nel Regno Unito, in Germania e in Francia i tassi sono più bassi, ma i residui di plastica sono stati rilevati comunque in oltre il 70% dei casi. I risultati mostrano dunque che la contaminazione da microplastiche è ubiquitaria. "Abbiamo abbastanza dati per guardare alla vita selvatica, e l'impatto che questo fenomeno "sta avendo sulla fauna è preoccupante", ha concluso Sherri Mason, esperta di microplastiche che ha supervisionato l'analisi. "Se sta avendo questo impatto sulla fauna, come possiamo pensare che non stia avendo un qualche impatto su di noi?".